Roma – 26 agosto 2013 – Dalle nuove chance per chi è in attesa di
regolarizzazione all’obbligo di cercare tra i disoccupati in Italia
prima di chiamare un lavoratore dall’estero, passando per la
programmazione triennale degli ingressi per tirocinio e formazione
professionale e nuove risorse per accogliere i minori soli.

Cambiano i flussi, perché prima di presentare la
richiesta nominativa per far venire in Italia e assumere un lavoratore
straniero, bisognerà verificare presso il Centro per l’Impiego
“l’indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale,
idoneamente documentata”. Una norma che vorrebbe tutelare i disoccupati
prima di riaprire le frontiere.
Il tetto massimo degli ingressi per frequentare corsi di formazione professionale o a svolgere tirocini in Italia,
verrà fissato ogni tre anni con un decreto del governo. Finchè non
arriva, i consolati potranno comunque rilasciare visti d’ingresso a chi
ha i requisiti, senza limiti numerici.
Nel “Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”
confluiranno i soldi non utilizzati che erano stati destinati
all’emergenza nord africa. Una buona notizia per i Comuni che si
accollano l’accoglienza e che da tempo chiedono allo Stato centrale di
sbloccare i rimborsi.
Sul fronte della regolarizzazione, buone notizie per
chi rischiava di rimanere fuori per colpa di datori che si sono rivelati
privi dei requisiti (ad esempio di reddito) o che si sono tirati
indietro dopo aver presentato la domanda. Potranno comunque mettersi in
tasca un permesso di soggiorno per attesa occupazione. Idem se il
rapporto di lavoro è finito prima della convocazione allo sportello. Qui i dettagli.
Infine, una norma aggiunta durante la conversione in legge del decreto dà una mano a ragazze e ragazzi “stranieri” laureati in Italia,
nella maggior parte dei casi seconde generazioni. Dice che chi consegue
una laurea triennale o specialistica in Italia alla scadenza del suo
permesso di soggiorno per studio può iscriversi per un anno alle liste
di collocamento, e quindi avere un permesso per attesa occupazione.
Finora era così solo per chi aveva conseguito un dottorato o un master.
Elvio Pasca
LEGGE 9 agosto 2013, n. 99
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti. (GU n.196 del 22-8-2013 )
http://www.stranieriinitalia.it
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonche' in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti. (GU n.196 del 22-8-2013 )
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