
I segretari di Cisl e Uil, Raffaele Bonnni e Luigi
Angeletti, non ci stanno sulla sentenza Fiat-Fiom e fanno appello al
parlamento affinché vari una legge sulal rappresentanza sindacale. "Una
grande multinazionale ha diritto a godere della certezza del diritto in
Italia: c'era una norma, che ora la Consulta ha cancellato, quindi serve
una nuova norma certa; non credo che quelle di Fiat siano ritorsioni
perche' ha diritto ad avere certezze". Il segretario generale della Uil,
Luigi Angeletti, ospite a "RadioAnch'io" su Radio 1 Rai, sottolinea
come la sentenza della Corte Costituzionale che ha dato ragione alla
Fiom, crei un vuoto. E sulla possibilità di trasformare in legge
l'accordo interconfederale firmato da tutti i sindacati, Cgil compresa,
Angeletti spiega: "L'accordo va perfezionato perche' così com'è non è
applicabile al caso specifico ma da parte nostra non c'è nessuno
problema ad approvare come legge l'accordo sulla rappresentanza",
conclude il segretario generale della Uil. Anche il segretario generale
della Cisl, Raffaele Bonanni, dalla stessa emittente, chiede a governo e
parlamento di intervenire, dopo la sentenza della Consulta sul caso
Fiat-Fiom, per convertire in legge l'accordo interconfederale sulla
rappresentanza: "Cgil, Cisl e Uil hanno firmato un accordo sulla
rappresentanza: è l'unica soluzione dopo la sentenza della Consulta",
dice Bonanni. "Diamo forza di legge a quell'accordo e applichiamolo per
stabilire chi rappresenta chi, il ruolo di ciascuno, il gioco
democratico in cui pero' si devono rispettare le decisioni prese dalla
maggioranza dei lavoratori". Bonanni aggiunge: "Ci sono dubbi nelle
motivazioni della Corte Costituzionale, ad esempio si dice che non si
può escludere un sindacato che non abbia firmato accordi aziendali ma
che abbia partecipato alle trattative: cosa vuol dire partecipare? come
funziona? ci vuole certezza".

Il segretario generale della Cisl
riconosce "che quello che e' accaduto alla Fiom puo' accadere ad altri,
cio' che danneggia te puo' un domani danneggiare me: per questo su temi
sindacali cosi' importanti e delicati l'unica soluzione e' l'accordo
sulla rappresentanza che abbiamo firmato tutti". Alla Fiat, che ha
commentato le motivazioni della sentenza dicendo che ora valutera' se
confermare gli investimenti in Italia oppure no, Bonanni ribatte: "Non
mi convincono queste risposte che sembrano quasi 'a dispetto'. La Fiat
fa bene a continuare a investire in Italia come sta facendo, si
confronti con i problemi sindacali. Da parte mia sono d'accordo a
discutere anche con la Fiom, ma anche la Fiom deve impegnarsi a
riconoscere le decisioni prese dalla maggioranza dei lavoratori". (AGI)
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