Il Nuvolera ringrazia Trilli La Stezzanese va a sbattere
IL PAREGGIO/2. Match a reti inviolate con un protagonista assoluto
Questa volta a meritarsi la palma di migliore in campo sono i portieri.
Se la partita non si è conclusa con uno scoppiettante 3-3 o giù di lì, è
merito soprattutto degli «estremi» che non hanno sbagliato nulla.
Trilli
e Gotti, entrambi sulla trentina, hanno dimostrato se caso mai ce ne
fosse bisogno che seppur con le assurde regole dei giovani la differenza
la fanno i giocatori più maturi.
SEMPRE PRONTI e reattivi sulle
conclusioni i due hanno sfoderato interventi di alta scuola e si sono
guadagnati ampiamente i complimenti come giocatori-chiave della sfida.
La
Rigamonti Nuvolera chiude l´andata con un pareggio che le permette di
mantenere l´imbattibilità interna e di salire a quota 23: una posizione
di classifica in linea con le aspettative di inizio stagione per una
salvezza senza patemi.
DI QUESTO PASSO per l´undici del tecnico
Galletti il mantenimento della categoria non dovrebbe essere un grosso
ostacolo. Nei locali ha fatto l´esordio l´ultimo arrivato Boldini:
prestazione con più ombre che luci quella dell´ex del Folzano, che ha
preferito usare il fioretto, leggi troppi tocchi di fino, non riuscendo
quasi mai ad entrare nel vivo del gioco.
Per il resto la squadra ha
disputato la sua onesta partita sfiorando in più di una circostanza la
rete, come peraltro è accaduto alla Stezzanese.
Gli ospiti fanno
della grinta e della determinazione le armi migliori. Superiori sotto
l´aspetto fisico per via di centimetri e chilogrammi, i rossoblu hanno
sempre atteso le mosse degli avversari preferendo agire in contropiede,
con il pericoloso Nozza che ha ingaggiato (e perso) un duello personale
col portiere Trilli.
Ci prova al 10´ Panelli ma il portiere
respinge. Poi per gli ospiti Rota e Nozza ma non passano. Finale di
tempo e Nozza colpisce la traversa. Ripresa e locali che fanno la gara:
Mocinos Perluzzo al 2´diagonale fuori, ancora Nozza al 14´ ma Trilli
c´è. Poi al 29´ il neo entrato Mantovani con i piedi respinge l´estremo
orobico.
Ci potrebbe scappare un calcio di rigore sul finale per i
padroni di casa per un fallo di mano, ma l´arbitro lì nei pressi non fa
una piega. Termina zero a zero ed è giusto così.
dal BresciaOggi
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