sabato 12 gennaio 2013

Bagarre sui simboli clonati Ci sono « falsi» Monti e Grillo

VERSO LE ELEZIONI. La presentazione delle liste al Viminale: contrassegni civetta e nomi fantasiosi , dai pirati al web

Bagarre sui simboli clonati - Ci sono « falsi» Monti e Grillo

Il leader del M5S farà ricorso: «Vergogna, un sistema marcio» Imitata pure «Rivoluzione civile» C´è il partito di tal Monti Samuele

na lunga notte in fila al freddo, sotto una nebbia più milanese che romana e dopo, alle 8 quasi in punto, l´ingresso al Viminale: è cominciata così la prima, complessa e caotica, giornata di presentazione dei contrassegni dei partiti che hanno deciso di candidarsi alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Presentazione che si è trasformata presto in bagarre per la presenza di simboli civetta, in particolare per il movimento M5S di Beppe Grillo.
La mattina è stata incandescente. Per cominciare, il leader del Movimento 5 Stelle ha fatto dichiarazioni per quasi mezz´ora, definendo questo sistema «marcio». Grillo, furioso, ha poi denunciato la presentazione di un simbolo civetta, «farlocco», praticamente uguale a quello del suo Movimento. Non ci sta a questo «scippo» e, oltre ad affidarsi agli avvocati, lancia un monito alla politica ed alle istituzioni: «Se non entriamo non venite a parlare di democrazia. C´è il cane di paglia di 6 milioni di votanti: voglio vedere cosa succede».
Vi è stata poi la visita a sorpresa del leghista Roberto Calderoli, che ha depositato personalmente il simbolo, «Maroni presidente» annunciando in proposito un chiarimento domani.
I «DOPPIONI». È comparsa, fuori programma, la lista numero sette «Per l´Europa Monti presidente», di un certo Monti Samuele, consigliere comunale di una lista civica a Frabosa Soprana in provincia di Cuneo, il quale in bacheca si è aggiudicato una posizione di vantaggio rispetto ai due simboli autentici, uno per la Camera, l´altro per il Senato, di Mario Monti e la sua coalizione.
Il fenomeno dei cosiddetti simboli «civetta» non è una novità, e si annunciano battaglie accese. C´è n´é anche uno che imita quello di Rivoluzione civile di Antonio Ingroia: i due originali presentati, per Camera e Senato, sono preceduti dal simbolo non doc e potrebbero in teoria essere invitati a modificare il proprio.
POETI E PIRATI. Nei contrassegni presentati la creatività non è mancata, a partire dal «partito dei Poeti in azione» di tal Alessandro D´Agostino che si rifanno al vecchio slogan, la fantasia al potere. Ai pirati si sono ispirati in tre, e uno di questi ha come presidente onorario addirittura il noto attore Johnny Depp. Il primo a depositare il proprio simbolo (erano in coda da lunedì alle 8.30) è stato il Movimento Associativo Italiano all´Estero (Maie) dell´onorevole Ricardo Merlo mentre al decimo posto troviamo il partito di La Russa-Meloni-Crosetto, «Fratelli d´Italia».
LE CURIOSITÀ. C´è chi, come il palermitano Carlo Gustavo Giuliano, 59 anni, sfida la logica invitando a votare il partito «Io non voto». Oppure chi con «Recupero maltolto» si proclama a favore dell´abolizione delle province e per l´acqua come bene comune ma dice no all´amnistia. «Basta tasse», il Ppl di «Pane, pace, lavoro», «Fermiamo le banche e le tasse», «Noi consumatori- liberi da Equitalia» vanno più sul concreto e si scagliano contro chi ci alleggerisce le tasche. Due i simboli al femminile: «Donne per l´Italia» (Veneto, Lazio) e «Fratellanza donne» (Liguria). Chiude in bellezza il partito del web, «Partito internettiano» con tanto di w disegnato nel simbolo insieme alla «chiocciola».
La consegna dei simboli riprenderà oggi e si concluderà domani alle 16. 

dal BresciaOggi
 

Nessun commento: