
A ROMA è stata decisa una novantina di assemblee territoriali da tenersi nel prossimo weekend, dalle quali verranno fuori proposte, tra queste anche quella di dar vita ad una lista per partecipare alle prossime elezioni nazionali. Una di queste assemblee riguarda direttamente la provincia di Brescia: si terrà domani alle 20.30 alla Casa delle associazioni a San Polo in via Cimabue 16.
Si tratta nell´aspirazione dei promotori, tra cui Paolo Flores D´Arcais e il sindaco di Napoli De Magistris, di un polo di secca alternativa: si presenta con un profilo di militanza e di inconciliabilità non solo con il governo Monti e col centrodestra, che è anche normale vista la matrice politica, ma anche al centrosinistra, a Bersani e a Vendola a maggior ragione dopo il loro accordo. «Bersani ad un giornale economico americano - dice Ettore Crocella - ha appena dichiarato di andare avanti con la riforma Fornero e che dell´articolo 18 non si parlerà più». Un polo che non si considera minoritario, anzi. «Siamo maggioritari - spiega Danilo Pigoli - perchè i temi che poniamo coinvolgono la maggioranza degli italiani: come vengono gestiti i soldi che seguono i filoni delle clientele e degli interessi economici e non vengono spesi nel servizio pubblico». Un polo antiliberista - ricorda Attilio Zinelli - che diffida dei personalismi, tant´è che anche in chiave di primarie regionali preferisce non schierasi, pur non negando la stima per Di Stefano. Nondimeno si terrà lontana dalla sfida elettorale per il comune di Brescia. Anche se, durante l´assemblea di domani, una valutazione dell´esistenza della condizioni per una eventuale partecipazione non è esclusa. Allo stato però non viene formulata neppure una preferenza per uno dei candidati già in campo. E probabilmente non arriverà, a meno che - sostengono - qualcuno di loro non si dica vicino alle posizioni di alternativa di sistema portate avanti dagli «arancioni».
L´intenzione del movimento, che ha il sostegno esplicito anche del giudice antimafia Ingroia, è quella di dare voce e di reinserire nelle istituzioni quel mondo di sinistra frammentato tra Rifondazione, comunisti italiani, Alba, Sinistra Critica, No tav, Forum dell´acqua, delegati di fabbrica e studenti in lotta, oggi fuori dal parlamento. Cambiare si può potrebbe insomma diventare un soggetto in campo alle elezioni, intanto è un appello al quale si può aderire sul sito www.cambieresipuo.net.
dal BresciaOggi
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