martedì 28 agosto 2012

Un milione di immigrati se ne vanno dall´Italia

OCCUPAZIONE. Secondo l´Istat tornano al loro Paese o si spostano nella Ue a cercare impiego

«È una perdita per le imprese», dichiara il ministro Riccardi Polemica del leghista Calderoli: «Meglio, così lavorano i nostri»

ROMA
Un milione di lavoratori stranieri via dall´Italia per 
effetto della crisi? «Una perdita» per il nostro Paese. Così si è espresso il ministro per l´Integrazione e la Cooperazione, Andrea Riccardi, in un´intervista all´agenzia Ansa.
Il dato, proveniente dall´ultimo censimento dell´Istat, per il ministro è «probabilmente sovrastimato», tuttavia «ci sono sicuramente molti immigrati che, di fronte alla crisi, sono tornati nei paesi d´origine. Altri invece sono andati in altri Stati europei dove è più facile trovare lavoro e integrarsi. Si tratta in generale di manodopera specializzata, molto richiesta dagli imprenditori e di persone che si sono ben integrate: è un fenomeno che rischia di tradursi in una perdita per noi».
Il governo, nel Consiglio dei ministri di venerdì scorso, ha adottato alcune iniziative in tema di immigrazione, come l´accordo di integrazione per gli immigrati, il potenziamento degli sportelli unici per l´immigrazione, l´informatizzazione dei procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale, l´attivazione della Conferenza permanente sulle religioni e di intese con le comunità straniere, l´approvazione della Strategia nazionale Rom.
«La logica che guida il governo», ha detto Riccardi, «è che questo problema epocale non può essere più gestito solo con una logica di emergenza. La presenza dei lavoratori stranieri in Italia, come ben sanno gli imprenditori, è ormai fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico del nostro Paese. Bisogna allora lavorare per integrare questi lavoratori nel territorio, favorendo legalità, rispetto delle leggi e reciproca comprensione e convivenza con gli italiani».
Ha commentato il senatore Roberto Calderoli (Lega nord): «Il ministro Riccardi si rende conto che senza quel milione di immigrati che se ne sono andati via avremmo esattamente un milione di nostri cittadini disoccupati in più?».
All´affermazione ha subito replicato l´ufficio stampa del ministro Riccardi: «Sorprende che l´ex ministro Calderoli, da uomo politico ben radicato nel territorio, non conosca da vicino le esigenze degli imprenditori - nell´industria, nell´artigianato e nell´agricoltura - che dichiarano, specie nel nord del Paese, di aver bisogno, in mancanza di specializzati italiani, di lavoratori stranieri».

dal BresciaOggi

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