31/01/2012
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Brescia. La richiesta di un «Tavolo istituzionale» ai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico Elsa Fornero e Corrado Passera. La sollecitazione al prefetto di Brescia Livia Narcisa Brassesco ad attivare un tavolo di mediazione tra le parti.
IL PD SI MUOVE a tutto campo per salvare Invatec, un'eccellenza bresciana, sana e per nulla in crisi, che spicca nel panorama mondiale dei prodotti cardiovascolari (cateteri coronarici e periferici). Gli americani della multinazionale Medtronic, che l'hanno acquistata un anno e mezzo fa per 500 milioni di dollari, con un'operazione «più finanziaria che industriale» vogliono spostare la produzione in Messico e tra le sedi di Roncadelle, Torbole e Concesio rischiano di perdere il lavoro 375 dipendenti (soprattutto donne) altamente specializzati.
La situazione fa pensare al peggio, e il Pd si muove al massimo livello, nella consapevolezza che l'unica mediazione in grado di dare qualche risultato sia a livello ministeriale. Ieri mattina il deputato ed ex sindaco Paolo Corsini, insieme al responsabile Lavoro Paolo Pagani e al consigliere provinciale Laura Parenza, ha annunciato un'interrogazione parlamentare firmata da lui stesso, dal collega bresciano Pierangelo Ferrari e dall'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. Intanto a livello bresciano sollecita l'intervento del Prefetto «assente al tavolo con le parti sociali convocato dal sindaco di Roncadelle Michele Orlando».
La multinazionale prima «consegna medaglie e un'assicurazione sulla vita a tutti i dipendenti in quanto considerati d'eccellenza - sottolinea Corsini -, il 7 novembre scorso convoca sindacati e Rsu in Aib per spiegare con enfasi il piano strategico dei prossimi 5 anni e, nonostante i risultati di vendita superiori alle previsioni di bilancio, annuncia dismissioni per insufficienza di risorse finanziarie necessarie alla ricerca». Insomma batte cassa e prospetta una riduzione di 120 unità tra il primo maggio 2012 e il 30 aprile 2013. Per abbattere ancora i costi annuncia il trasferimento della produzione in Messico - ricostruisce l'ex sindaco - tra il primo maggio e il 31 luglio 2013 con un'ulteriore riduzione di 180 dipendenti tra diretti e indiretti. Sui tre siti bresciani i lavoratori sono 594 (474 donne e 120 uomini) di cui 388 diretti e 206 indiretti. I circa 300 esuberi annunciati sono calcolati come personale full time, ma in Invatec Medtronic ci sono oltre 75 part time per cui il numero reale andrà altre i 300. «Sarà uno scempio», commenta Corsini. Mentre Parenza denuncia la già scarsa occupazione femminile a Brescia rispetto alla Lombardia (53.1 per cento contro 56.1), e Pagani assicura mobilitazione «nel rispetto dell'autonomia delle parti sociali».
dal sito del BresciaOggi
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