giovedì 22 dicembre 2011

Cara figlia, scusami se ti ho tolto il futuro

La lettera di un pensionato come tanti….

Scusami figlia mia, se a causa della mia pensione lorda di 1400 € al mese maturata solo dopo 38 anni di lavoro ho rubato il tuo presente e con il blocco dell’indicizzazione della pensione ora ti sto fregando il futuro.

Perché se oltre all’accusa di essere andato in pensione troppo giovane dovessi crepare troppo vecchio, tu mi dovrai pagare pure il ricovero.

Sarebbe meglio avere un padre onorevole o banchiere.

Lui non si sentirebbe in colpa, e di sicuro ti avrebbe garantito un presente e futuro migliore.

Perché vedi, figlia mia, la casta non si smentisce mai: i loro scandalosi privilegi diventano diritti da mantenere mentre i nostri sacrosanti diritti solo privilegi da eliminare.

Per questo voi giovani disoccupati e precari e noi vecchi pensionati dobbiamo avere la forza di dire alla politica di cambiare musica.

Perché siamo stufi di precariato e diritti negati, mancata indicizzazione, scalini e scaloni sulle pensioni.

La rabbia e la disperazione di Giovanni Saleri, le porta appese al collo messe nero su bianco in un grande cartello che solo basta a spiegare il timore e la frustrazione di molti di coloro che ieri mattina hanno sfilato alla manifestazione dei pensionati a Brescia, per protestare contro la manovra economica del governo Monti.

dal BresciaOggi

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