domenica 25 settembre 2011

Fra mensa e pedibus (in arrivo!) l’Assessore Chiodelli ci racconta la scuola ad Ospitaletto.

La scuola è iniziata da due settimane, e ci sembra giunto il momento di fare due chiacchiere con l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Patrizia Chiodelli. La scuola è un mondo, un universo, e quindi le cose da dire sono tante. Ma vale la pena di ascoltare. E di leggere.

Universo scuola a Ospitaletto. Diamo i numeri … quanti alunni frequentano la scuola dell’infanzia, la primaria, e la secondaria di primo grado?

Il dato totale inserito nel piano diritto allo studio è di 1544 bambini, per materna elementare e media, cui bisogna aggiungere i 160 della materna comunale. Per ovviare, l’anno scorso, alla lista dei bambini in attesa per la materna, si è portato il numero di alunni dove possibile a 28 per sezione.

Il trend è ancora in crescita?

Diciamo di sì, soprattutto per la scuola materna. Tanti appartamenti, sotto gli occhi di tutti, sono ancora vuoti, e le persone che normalmente decidono di trasferirsi ad Ospitaletto sono giovani, hanno figli piccoli, e quindi per ora il trend è ancora in crescita. Anche per elementari e medie c’è un aumento, ma non così forte. L’intenzione da parte dell’Amministrazione è di approfondire anche il discorso in merito a quanti bambini di Ospitaletto poi decidono di iscriversi a scuole fuori paese e valutarne la motivazione. Tutte le richieste di iscrizione alla scuola materna per i bambini residenti sono state soddisfatte ed è stata riconfermata anche quest’anno la sezione primavera.

Come ha ricordato, Ospitaletto ha una scuola materna comunale, una realtà autonoma dalla scuola statale. La scorsa Amministrazione ha fatto la scelta di esternalizzarne la gestione. Lei come si pone rispetto a questa scelta?

Sicuramente la nostra scuola materna comunale è una realtà importante sul territorio, che vale la pena valorizzare. Si stanno vagliando e valutando proposte per incentivare il dialogo, perché crediamo sia importante avere un contatto più diretto col Comune. Ci tengo inoltre a sottolineare come sia comunque proficuo il lavoro e la disponibilità dell’attuale direttrice e dei vertici della cooperativa che ha vinto l’appalto in questi anni per la gestione della scuola.

Torniamo alla scuola statale. Essa ha piena autonomia didattica, mentre il Comune deve gestire i servizi di supporto. Le domande per i servizi di mensa e trasporto vengono soddisfatte tutte?

Il discorso mensa relativo alla scuola elementare è ancora in essere, perché si stanno effettuando gli ultimi inserimenti sull’organizzazione dei turni. La capienza complessiva è di 350 bambini, già il numero è significativo, ed indica l’importanza del servizio per i genitori. Questo è il massimo numero che il locale può sostenere, in quanto per questo servizio, erroneamente, non si è previsto e valutato negli anni addietro una richiesta così ampia. Il servizio mensa si svolge su due turni , dando la priorità del primo turno ai bambini più piccoli.
Lo scuolabus…. Le richieste di iscrizione sono molte, questo implica per il Comune la gestione del servizio di trasporto tramite uno scuolabus comunale, che effettua 2 giri ed un pulman appaltato esternamente, che effettua un ulteriore giro. La segreteria è stata molto professionale e rigorosa nel rispettare criteri e priorità di selezione, che ci tengo a sottolineare appartenevano alla precedente amministrazione. Il primo criterio applicato è stato quello di valutare se entrambi i genitori risultano essere lavoratori, a seguire chi ha già un fratello/sorella, che usufruiva del servizio già negli anni scorsi. A me risulta che 8 siano ancora le richieste di iscrizione in sospeso di cui 5 presentate fuori termine, inoltre va specificato che queste esclusioni riguardano un solo giro, che viene effettuato verso la zona nord del Paese, che è anche a logica la più lontana. Ci sono delle modifiche ai criteri per la selezione delle iscrizioni che vorremmo approfondire ed inserire per l’anno prossimo, in particolare per agevolare magari i bambini più piccoli, che ne hanno più bisogno. Ai ragazzi più grandi, penso ad esempio agli alunni frequentanti le medie, si potrebbero proporre soluzioni alternative, quali ad esempio il progetto “bicibus”. Ci sono Comuni a noi vicini che stanno facendo esperienze di questo tipo, e stiamo pensando che sarebbe possibile proporle anche da noi. Un’ ultima mia osservazione riguarda alcune critiche ricevute da alcuni iscritti al servizio, perché si sono visti spostare gli orari a cui erano abituati gli anni scorsi, ed i loro figli devono alzarsi un po’ prima del solito. So che è sempre difficile apportare delle modifiche, però il tutto è stato fatto per permettere di soddisfare il maggior numero di richieste e quindi di far salire sullo scuolabus più bambini rivedendo le fermate e quindi gli orari.

Ma prima del bicibus … c’è indubbiamente il Pedibus. Visto che siamo in argomento, a che punto siamo su questo capitolo?

Il progetto Pedibus negli anni scorsi non è decollato perché non è stato possibile trovare persone disponibili. In merito a questo sono in contatto con il Consigliere Burato che sta predisponendo l’organizzazione , e sembra plausibile che dal mese di ottobre si riesca a partire con una linea, che abbia come punto di ritrovo piazza Mercato, grazie alla disponibilità di alcune mamme. Si sfrutterà in questo modo la presenza dell’ ampio parcheggio, tentando così di decongestionare un po’ la zona di via Zanardelli.
Il primo passo che intraprenderemo sarà di informare i genitori, entro queste due settimane proporremo una riunione per valutare la disponibilità di altri volontari per ampliare eventualmente il servizio.

La necessità di garantire i servizi si scontra con la scarsità delle risorse. Come si sta regolando?

I soldi sono sempre meno e si cerca di razionalizzare al massimo dove possibile. Per quanto riguarda le tariffe per i servizi scolastici, abbiamo dovuto aggiornarle all’indice ISTAT, che in quest’anno ha subito una forte variazione. Una novità per quest’anno riguarda la revisione delle fasce, con l’inserimento di una fascia tariffaria in più, dai 13.000 ai 16.000 euro di reddito ISEE, che ho fortemente voluto, d’accordo con tutta la Giunta. Negli anni scorsi si prevedeva un’ unica fascia dai 13.000 ai 20.000 euro. Secondo me era troppo ampia, a discapito dei nuclei familiari con reddito di ceto medio. Ci siamo mossi in analogia con i limiti tariffari previsti dalla regione Lombardia e da numerosi comuni a noi vicini.

Come si fa a portare avanti servizi e progetti utili per la comunità?

L’Amministrazione, per poter offrire sempre più servizi con risorse a disposizione sempre più ridotte, ha pensato di proporre a breve un bando per volontari, che sono la vera risorsa dei Comuni, e devo dire che ad Ospitaletto sono una realtà importante. Questo ci permetterà di avere a disposizione una banca dati in cui verranno registrate tutte le competenze, professionalità e attitudini di ciascuno, in modo da poter contare su di un numero sempre maggiore di persone da collocare nei diversi servizi, che il Comune pensa di attuare.

Questo sito ha fatto un piccolo sondaggio sull’universo scuola. E’ emersa la richiesta di attività pomeridiane e il potenziamento degli strumenti di integrazione per stranieri.

Per le attività di integrazione, mi viene in mente il corso di italiano per straniere, che già l’anno scorso ha registrato un gran numero di iscrizioni, e che ora parte nuovamente. Sempre riallacciandomi al discorso sui volontari, sarebbe bello poter inserire figure di baby sitter, perché le iscritte al corso sono soprattutto mamme straniere, che alle lezioni vengono accompagnate dai loro bambini, non sapendo dove lasciarli, e questo implica un grande lavoro da parte degli insegnanti della cooperativa, che attua il corso grazie a fondi stanziati dalla Regione.

E per gli alunni neo arrivati?

Nel piano del diritto allo studio c’è un progetto specifico per i nuovi arrivati. La nostra idea è anche quella di fare rete con i Comuni vicini. E non solo per i corsi di italiano ma anche per promuovere momenti di conoscenza reciproca, di festa. Per fare queste ed altre cose ci vuole il coordinamento con le associazioni presenti sul territorio. Con l’Assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Danesi, ci si sta muovendo per porre le basi di un’attività coordinata. Grazie a questo coordinamento si potrebbe arrivare a proporre anche attività pomeridiane per tutti, valutando anche attività di doposcuola, in un progetto comune con realtà già presenti sul territorio. Le idee sono molte, siamo in Amministrazione da pochi mesi, e l’idea è veramente di riuscire a realizzarle sfruttando al meglio il tempo del mandato.

Piano del diritto allo studio. Quali sono le novità?

Dobbiamo incontrare a breve la dirigenza scolastica per parlare di piano del diritto allo studio e di priorità. Lo Stato taglia sempre più fondi alla scuola, e il Comune di Ospitaletto, devo dire anche negli anni precedenti, ha sempre dato tanto in questo ambito, sopperendo a tante necessità. Anche quest’anno l’idea è di non diminuire le risorse assegnate al piano. Va inserito però anche il criterio delle priorità. Ad esempio ora il Comune deve sostenere maggiori costi per l’assistenza ai disabili, perché c’è sempre più richiesta di ore per questo servizio, considerando che si deve andare a sopperire a tagli effettuati dallo Stato per le maestre di sostegno. E qui non possiamo non rispondere alle richieste avanzate.
Sto valutando, poi si deciderà insieme, se rivedere l’assegnazione delle borse di studio, creando sia una graduatoria per merito a cui si potrà aggiungere magari un assegno di studio per coloro che hanno un reddito molto basso.
Purtroppo se alcune cose devono essere garantite, altre devono essere razionalizzate..

Oltre l’istruzione c’è la cultura per tutti. Come si sta muovendo in questo campo?

Sto valutando molti corsi da proporre alla cittadinanza, dall’informatica alle lingue per viaggiare, ad un mini corso di degustazione organizzato dall’Associazione Italiana Sommeliers. Trovo che ci sia molta voglia di fare e sono veramente tante le persone che sono venute a propormi la loro disponibilità per attività culturali. Cercherò di predisporre un programma ampio e vario, che vada incontro alle esigenze e richieste di molti, ma che sia soprattutto di qualità. Ad esempio è in previsione un corso di fumetto per adolescenti e un corso di teatro con spettacolo finale. E poi c’è il photoshop e tanto altro. Cercheremo di fare un’informazione capillare sulle iniziative, per poter permettere l’iscrizione a tutti quanti ne fossero interessati.

La cultura e l’istruzione sono un universo …

Devi proprio immergerti all’inizio. Le cose sono davvero tante ed hai bisogno nel primo anno di stabilizzarti, soprattutto nel ruolo di Assessore. E poi … e poi siamo tutti genitori in Giunta, abbiamo quasi tutti bambini in età scolare. Certe cose le tocchiamo con mano, le viviamo sulla nostra pelle.

Come dire che per fare l’Assessore ci vuole la competenza, l’entusiasmo e … tanto realismo!

da Ospitaletto.org

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