La Lega: "Una stele per i nazifascisti accanto a quella per gli ebrei"
La proposta choc sarà presentata mercoledì in Consiglio provinciale: una lapide che ricordi "tutti i caduti della Guerra civile". Insorge il Pd: "Offendono tutta la città", commenta il segretario regionale Stefano Bonaccini
Tutti uguali. Gli ebrei vittime del nazifascismo, commemorati nelle lapidi, e i repubblichini di Salò e i collaborazionisti filo-nazisti. Uguale spazio per il loro ricordo, è quello che chiedono a Modena quattro consiglieri provinciali del Carroccio - Denis Zavatti, Stefano Corti, Lorenzo Biagi e Livio Degli Esposti. In un ordine del giorno, che sarà presentato mercoledì in aula, chiedono che venga eretta una stele "a perenne ricordo di tutti i Caduti modenesi della Guerra Civile 1943-1945".
Un monumento per commemorare anche i cosiddetti "vinti". La stele "per tutti i Caduti della Guerra Civile", secondo i promotori leghisti, andrebbe collocata accanto a quella che ricorda le vittine dell'Olocausto, quella presa a martellate la notte di Capodanno nel parco della Resistenza di Modena, in largo Montecassino.
Risponde immediatamente il capogruppo pd in Consiglio comunale, Paolo Trande: si tratta di un'idea "semplicemente oltraggiosa e vergognosa". "In nome della pacificazione viene proposto un accostamento culturale, storico e una vicinanza fisica di ricordi a dir poco rivoltante". Si annuncia la strenua opposizione del partito: "Le forze democratiche che fanno riferimento alla Costituzione repubblicana e antifascista, che hanno dato la democrazia a questo paese con la lotta di Liberazione non consentiranno mai e poi mai, se lo ficchino in testa, che Modena medaglia d'oro della Resistenza abbia una stele che ricorda nazi-fascisti e repubblichini", promette Trande.
Durissime anche le parole di condanna del segretario regionale Pd Stefano Bonaccini: "I leghisti che siedono in Consiglio provinciale a Modena si dovrebbero vergognare. Proporre di erigere una stele a ricordo dei nazifascisti morti durante la Resistenza è non solo una provocazione ma un'offesa alla coscienza civile di tutti i modenesi. Forse i leghisti padani non sanno, o fanno finta di non sapere, che un senso di appartenenza comune gli italiani lo hanno già trovato, alla fine della guerra, nella Repubblica e nella Costituzione".
Nessun commento:
Posta un commento