La Padania non esiste, c’è l’Italia.
Se i ministri leghisti hanno una patria diversa, lascino il governo. Non sono a casa loro
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Era ora, la proverbiale moderazione di Giorgio Napolitano non è venuta meno, ma ha obbedito ad una missione, quella di fare chiarezza. Severo, puntuale, misurato, il Capo dello Stato ha affrontato la questione “italiana”. Non settentrionale né meridionale, ma italiana. Il riconoscimento della nazione, dello Stato, della Repubblica italiana.
Il Presidente della Repubblica si sarebbe assunto la responsabilità di una omissione, anche grave, se non avesse affrontato la questione, diventata “una emergenza” per le dichiarazioni di alcuni Ministri alla vigilia delle manifestazioni per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia. Aprendo le celebrazioni, Giorgio Napolitano non si è limitato ad enfatizzare l’evento ed a rendere omaggio al tricolore nato a Reggio Emilia, capitale della Repubblica cispadana, ma ha affrontato il tema in modo solenne, giudizioso e inattaccabile, affermando l’irragionevolezza di forze politiche nazionali in aperto dissenso con le celebrazioni e l’incongruenza di Ministri della Repubblica che manifestano la loro estraneità verso la ricorrenza o la giudicano di alcuna utilità.
Era ora, la proverbiale moderazione di Giorgio Napolitano non è venuta meno, ma ha obbedito ad una missione, quella di fare chiarezza. Severo, puntuale, misurato, il Capo dello Stato ha affrontato la questione “italiana”. Non settentrionale né meridionale, ma italiana. Il riconoscimento della nazione, dello Stato, della Repubblica italiana.
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