Questa mattina alle sei è stato sgomberato il presidio sotto la gru dalle forze di polizia, diverse le persone fermate (tra le quali anche il presidente dell’Associazione Diritti per tutti).
Nella mattinata sono state continue e violente le cariche e sono continuati i fermi. C’è stata una nervosa gestione della piazza da parte delle cosidette forze dell’ordine.
I sei ragazzi sulla gru resistono.
L’abbiamo scritto ieri, nell’appello dopo la grande manifestazione di sabato 6 novembre, e continueremo ad affermarlo: i sei ragazzi sulla gru ed i ragazzi del presidio non sono soli, siamo e saremo al loro fianco in questa lotta che si fa sempre più dura e radicale.
L’appello che facciamo è di raggiungere il presidio che si è spostato in Via San Faustino fuori dalla chiesa, dove ora ci sono diverse centinaia di persone.
Dobbiamo essere in tanti per far vedere ai ragazzi lassù che non sono soli in questa lotta per i diritti che ci riguarda tutti, nonostante la brutale ed incosciente repressione che si è scatenta nelle scorse ore.
Alle persone nelle altre città chiediamo di organizzare gesti concreti di solidarietà per rilanciare e sostenere la lotta per la sanatoria.
LA LOTTA PER I DIRITTI NON SI ARRESTA
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