Vuole imporre che non vi siano più contratti collettivi né sindacati che rappresentino i lavoratori. Vuole cancellare il diritto di sciopero, quello di ammalarsi, quello di contrattare condizioni di lavoro e salari dignitose.
Vuole licenziare chiunque non è d’accordo, come è avvenuto a Melfi. L’unica regola deve essere il comando dell’impresa. Non importa che violi la legge e la costituzione. È la riduzione del lavoro a merce usa e getta. È l’idea barbara della società.
Marchionne e Confindustria agiscono forti dell’appoggio del governo Berlusconi, che dal suo insediamento, ha attaccato sistematicamente i diritti del lavoro e sociali. Ha aumentato la precarietà, annullato il contratto nel pubblico impiego, attaccato scuola e università pubbliche. Invece di investire in politiche industriali che riqualificassero e riconvertissero il nostro apparato produttivo per l’occupazione e l’ambiente, ha destinato soldi alle grandi opere, al nucleare e alle spese militari.
Invece di tassare i grandi patrimoni a favore dei redditi da lavoro ha favorito i grandi evasori con lo scudo fiscale, e tagliato il welfare.
Ora vuole approvare il “collegato lavoro” per impedire che i lavoratori possano far valere i propri diritti davanti alla magistratura e sostituire il giudice del lavoro con “arbitri” privati che possano decidere, su ogni controversia, senza rispettare le leggi e i contratti. Vuole arrivare ai contratti individuali, per eliminare ogni organizzazione collettiva dei lavoratori.
Vuole smantellare lo statuto dei diritti dei lavoratori e l’articolo 18.
NOI NON CI STIAMO! PER CACCIARE BERLUSCONI E BATTERE MARCHIONNE VA COSTRUITA MOBILITAZIONE E CONFLITTO SOCIALE. VA COSTRUITA UN’ALLEANZA DEMOCRATICA E UNITA LA SINISTRA DI ALTERNATIVA.
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