In provincia di Brescia, nei primi tre mesi dell’anno, le udienze di sfratto sono state 967, più o meno divise a metà tra italiani e stranieri.
Nel 2008 gli sfratti nella nostra provincia erano stati 1.275. di cui per morosità 1.191.
Nel 2008 gli sfratti nella nostra provincia erano stati 1.275. di cui per morosità 1.191.
Un aumento del 20% rispetto al 2007 e del 50% rispetto al 2006. nel 2009 c’è stato un ulteriore
aumento del 20% sul 2008: 1.400 sfratti totali, di cui 565 nel solo capoluogo. E’ l’altra faccia della crisi, che sta emergendo con crudezza e che va ad aggiungersi alle tante famiglie che hanno sempre più difficoltà a pagare i mutui per le case che hanno acquistato.
Il Sunia, il nostro sindacato inquilini, che nei giorni scorsi ha incontrato il prefetto, chiede che venga istituito un tavolo allo scopo di salvaguardare lo sfratto per morosità incolpevole determinato da perdita del lavoro, cassa integrazione, mobilità, gravi problemi sociali per nuclei a basso reddito. È alle famiglie in queste condizioni che vanno destinati i fondi sociali per l’affitto e il mutuo, così come è necessario sperimentare soluzioni nuove che salvaguardino la permanenza nell’alloggio delle persone in difficoltà garantendo al proprietario alcune coperture economiche.
In questo percorso vanno coinvolti i Comuni, le associazioni degli inquilini e dei proprietari, i sindacati.
aumento del 20% sul 2008: 1.400 sfratti totali, di cui 565 nel solo capoluogo. E’ l’altra faccia della crisi, che sta emergendo con crudezza e che va ad aggiungersi alle tante famiglie che hanno sempre più difficoltà a pagare i mutui per le case che hanno acquistato.
Il Sunia, il nostro sindacato inquilini, che nei giorni scorsi ha incontrato il prefetto, chiede che venga istituito un tavolo allo scopo di salvaguardare lo sfratto per morosità incolpevole determinato da perdita del lavoro, cassa integrazione, mobilità, gravi problemi sociali per nuclei a basso reddito. È alle famiglie in queste condizioni che vanno destinati i fondi sociali per l’affitto e il mutuo, così come è necessario sperimentare soluzioni nuove che salvaguardino la permanenza nell’alloggio delle persone in difficoltà garantendo al proprietario alcune coperture economiche.
In questo percorso vanno coinvolti i Comuni, le associazioni degli inquilini e dei proprietari, i sindacati.
dal "IL PUNTO "della CGIL
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