mercoledì 24 febbraio 2010

NEL 1° GIORNO DEL CONGRESSO FILTEA/FILCEM, SI È UFFICIALIZZATA LA FUSIONE TESSILI E CHIMICI, OGGI SI ELEGGERÀ IL DIRETTIVO DELLA NUOVA FILCTEM


Alla conclusione della prima giornata di congresso nel salone Buozzi della camera del lavoro di Brescia, le federazioni provinciali di FILTEA e FILCEM si sono unite ufficialmente sotto un tetto comune.
Le due categorie sindacali della Cgil (la prima fa riferimento ai lavoratori del tessile, mentre la seconda agli addetti dell'industria chimica) hanno dato ieri avvio a tutte le procedure per la nomina del nuovo direttivo che rappresenterà entrambe le sigle sindacali e che oggi porterà alla nomina del nuovo organo di guida della nuova FILCTEM.
All'appuntamento non sono mancati gli interventi di Laura Tonoli (ormai ex segretario FILTEA), Dario Filippini (segretario uscente della FILCEM)
Sonia Tosoni e Ugo Cherubini della segreteria uscente.
Presente anche Giacomo Berni della segreteria nazionale della neonata FILCTEM, Pietro Prevedoni della segreteria regionale della FILCEM e Damiano Galletti della segreteria CGIL di Brescia.
Dalla relazione di apertura di Laura, sui contratti afferma che il modello contrattuale accettato da CILS e UIL il 22 gennaio 2009, non è solo il modo di diminuire il salario fisso e certo in cambio di quello variabile, è un modello che definisce un altro tipo di sindacato.
Cioè quello che supera la concezione del sindacato come agente di contrattazione e strumento di uguaglianza.
Ribadendo che noi dobbiamo essere un sindacato con l’obiettivo dell’aumento delle paghe dal contratto nazionale che è l’unico vero strumento per difendere le condizioni di lavoro.
Nella serata riunione della sinistra sindacale che fa capo al documento due, sulla scelta della segreteria e del segretario generale, l’importante per alcuni compagni era far vincere il congresso al documento “la CGIL che vogliamo” e dopo scegliere il tipo di segreteria e chi la guiderà, mentre per altri si davano per scontato la guida della segretaria uscente.
Oggi vedremo se prevarrà una scelta comune, magari anche con un ringiovamento della segreteria, come si esplicita nel nostro documento, che sostiene "e rende evidente che alla CGIL serve oggi, libertà di discussione, confronto, una continua circolazione d’idee, serve un massiccio ricambio di genere e di generazioni che sconvolga gli incrostati assetti di potere, servono porte e finestre aperte grazie alle quali la domanda delle persone che vogliamo rappresentare si trasformi in proposte e battaglie per nuovi e vecchi diritti".
I nostri compagni giovani, sono da tanti anni in segreteria, con delle capacità che ci invidiano a livello nazionale ( specialmente per la profonda conoscenza dei contratti) e anche di esperienza, sarebbe un bell'esempio da dare anche agli altri territori!