sabato 30 gennaio 2010

ITALIA: STIPENDI TRA I PIÙ BASSI D'EUROPA

L'allarme. Secondo i dati Istat il tasso sale all'8,5%, in crescita di 1,5 punti rispetto a un anno fa due milioni di italiani sono senza lavoro nel paese stipendi tra i più bassi d'Europa
Secondo il rapporto Eurispes la Penisola occupa la 23° posizione su trenta monitorate
■ La disoccupazione sale e al contempo gli stipendi sono tra i più bassi d'Europa: in Italia è allarme lavoro, come testimoniano i dati dell'Istat e il rapporto annuale dell'Eurispes. Nel mese di dicembre il numero di persone in cerca di occupazione è salito ben oltre quota due milioni (esattamente a 2.138mila), 57mila in più rispetto a novembre e 392mila in più rispetto al dicembre del 2008. Il tasso di disoccupazione è salito all'8,5% (+1,5% rispetto a dodici mesi fa), che per l'Istat è il dato peggiore almeno dal gennaio del 2004, inizio della serie storica; le percentuali salgono notevolmente se si prendono in considerazione i giovani sotto i 25 anni (il 26,2% è disoccupato contro il 23 del dicembre 2008) e le donne (10%).
Ma la situazione resta difficile in tutta Europa: nei 16 Paesi dell'area euro la disoccupazione è salita al 10%, il tasso più elevato dall'agosto del 1998.
Secondo stime Eurostat, a dicembre i disoccupati nell'Ue erano 23,012 milio-ni di cui 15,763 nell'eurozona, e rispetto al dicembre del 2008 la disoccupazione è aumentata di 4.628.000 unità nell'Europa a 27 e di 2.787.000 nell'area euro.
Sul fronte delle retribuzioni il quadro non è certo più roseo: i nostri stipendi sono infatti tra i più bassi dei Paesi industrializzati. «Dalla classifica 2008 relativa alle economie che fanno parte dell'Ocse - si legge nel “ Rapporto Eurispes Italia 2010” - emerge che, a parità di potere d'acquisto, l'Italia occupa il ventitreesimo posto sui trenta paesi monitorati, con un salario medio netto annuo che ammonta a 21.374 dollari, pari a poco più di 14.700 euro». E ancora: «Volendo fare un paragone con gli altri cittadini europei, il lavoratore italiano percepisce un compenso salariale che è inferiore del 44% rispetto al dipendente inglese, guadagna il 32% in meno di quello irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 19% in meno di un greco, il 18% in meno del cittadino francese e il 14% in meno di quello spagnolo».
da IL BRESCIA di oggi

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