Più di tremila persone, al corteo del primo maggio a Brescia. Una manifestazione importante ma anomala, in nome di una unità sindacale, solo apparente.
Rifondazione Comunista era presente, con le sue nuove bandiere rosse per le europee e con l’unico striscione che denunciava l’inganno alle lavoratrici e lavoratori nell’accordo separato sul modello contrattuale.
In piazza, come nulla fosse, peccato che ieri hanno siglato l'intesa che dà applicazione nel comparto del pubblico impiego all'accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali sottoscritto il 22 gennaio scorso.( Pubblico impiego, Cisl e Uil firmano l'accordo separato)
Unico segno di protesta oltre al nostro striscione è stato durante l'intervento dal palco di Paolo Reboni della segreteria Cisl, gli striscioni della FP Cgil sono stati girati dalla parte opposta rispetto al palco ( con l’irritazione della segrteria).
Le conclusioni della manifestazione sono state del segretario confederale della Cgil Enrico Panini.
Il tema, è della crisi e della conseguente priorità da dare al sostegno del reddito, tradotto: significa rinnovi contrattuali, tutele e ammortizzatori sociali, lotta alla precarietà lavorativa e sociale, a causa della crisi di un modello economico ingiusto, basato su riduzione dei costi, precarietà e ambiente visto come risorsa da depredare. Da qui la necessità di uscire dalla crisi con fatti e risorse e non con le parole e i giochi di prestigio del Governo.
Il segretario confederale ha parlato di legalità e di lotta all'evasione fiscale, della dignità del lavoro, dell'ambiente che va rispettato e che può essere anche straordinario fattore di lavoro, di diritti.
Nel suo intervento il richiamo, in senso positivo, ai contratti di solidarietà recentemente sottoscritti in alcune importanti fabbriche bresciane come l'Alfa Acciai o la Beretta, o ancora, il richiamo all'accordo in Iveco che mette insieme diritti e importanti investimenti produttivi
Tutto giusto, peccato che concludendo, Panini ricorda che in questi ultimi mesi i rapporti tra sindacati non sono stati tra i migliori (non che cisl e uil sono stati complici di confindustria e governo) Si tratta perciò di riprendere la discussione sui contenuti ( quando Bonanni attacca ripetutamente la CGIL) sui temi che uniscono e su quelli che dividono, un obbligo di responsabilità, nei confronti delle tante persone che ce lo chiedono e che considerano il sindacato il baluardo per la difesa dei diritti ( cosa non certo avvenuta con la firma di questo accordo separato).
Noi diciamo invece che tutti dobbiamo impegnarci ad affermare che l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori, non si costruisce sui ricatti, sulle prepotenze, sugli insulti, o sugli accordi separati imposti senza alcuna democrazia come hanno fatto, e quindi ci impegneremo in ogni luogo di lavoro, in ogni i categoria e per ogni contratto…questo modello contrattuale…NON LO RISPETTEREMO.
filmatino del 1 maggio 2009 a Brescia
Rifondazione Comunista era presente, con le sue nuove bandiere rosse per le europee e con l’unico striscione che denunciava l’inganno alle lavoratrici e lavoratori nell’accordo separato sul modello contrattuale.
In piazza, come nulla fosse, peccato che ieri hanno siglato l'intesa che dà applicazione nel comparto del pubblico impiego all'accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali sottoscritto il 22 gennaio scorso.( Pubblico impiego, Cisl e Uil firmano l'accordo separato)
Unico segno di protesta oltre al nostro striscione è stato durante l'intervento dal palco di Paolo Reboni della segreteria Cisl, gli striscioni della FP Cgil sono stati girati dalla parte opposta rispetto al palco ( con l’irritazione della segrteria).
Le conclusioni della manifestazione sono state del segretario confederale della Cgil Enrico Panini.
Il tema, è della crisi e della conseguente priorità da dare al sostegno del reddito, tradotto: significa rinnovi contrattuali, tutele e ammortizzatori sociali, lotta alla precarietà lavorativa e sociale, a causa della crisi di un modello economico ingiusto, basato su riduzione dei costi, precarietà e ambiente visto come risorsa da depredare. Da qui la necessità di uscire dalla crisi con fatti e risorse e non con le parole e i giochi di prestigio del Governo.
Il segretario confederale ha parlato di legalità e di lotta all'evasione fiscale, della dignità del lavoro, dell'ambiente che va rispettato e che può essere anche straordinario fattore di lavoro, di diritti.
Nel suo intervento il richiamo, in senso positivo, ai contratti di solidarietà recentemente sottoscritti in alcune importanti fabbriche bresciane come l'Alfa Acciai o la Beretta, o ancora, il richiamo all'accordo in Iveco che mette insieme diritti e importanti investimenti produttivi
Tutto giusto, peccato che concludendo, Panini ricorda che in questi ultimi mesi i rapporti tra sindacati non sono stati tra i migliori (non che cisl e uil sono stati complici di confindustria e governo) Si tratta perciò di riprendere la discussione sui contenuti ( quando Bonanni attacca ripetutamente la CGIL) sui temi che uniscono e su quelli che dividono, un obbligo di responsabilità, nei confronti delle tante persone che ce lo chiedono e che considerano il sindacato il baluardo per la difesa dei diritti ( cosa non certo avvenuta con la firma di questo accordo separato).
Noi diciamo invece che tutti dobbiamo impegnarci ad affermare che l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori, non si costruisce sui ricatti, sulle prepotenze, sugli insulti, o sugli accordi separati imposti senza alcuna democrazia come hanno fatto, e quindi ci impegneremo in ogni luogo di lavoro, in ogni i categoria e per ogni contratto…questo modello contrattuale…NON LO RISPETTEREMO.
filmatino del 1 maggio 2009 a Brescia
1 commento:
complimenti per lo striscione. impegnativo ma reale. molti la pensano così. adesso la parte più difficile: fare davvero anche dove ci sono "le forti tradizioni di lotta".
chissà come la pensa la classe operaia bresciana al centro dell'attenzione dei "futuri onorevoli" oggi pentiti del loro passato. ciao
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