giovedì 23 aprile 2009

Ferrero: no global? Berlusconi ci trova già a L'Aquila dal primo giorno

Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se
Se Berlusconi crede di ‘evitare’ i no global facendo il G8 a L’Aquila, si sbaglia completamente. Il presidente del consiglio dovrebbe aver la cura di informarsi meglio in merito. I vituperati no global, infatti, sono già a L’Aquila in forze dal primo giorno successivo al sisma per portare la loro solidarietà attiva. Decine di giovani si sono messi in movimento attraverso le Brigate di solidarietà attiva, stanziatesi in località Tempera, con un campo nella zona di San Biagio e successivamente un altro a Camarda.
Qui le brigate hanno realizzato magazzini e cucine da campo, che già dal 6 aprile hanno cominciato a fornire 1.500 pasti caldi a giorno, e ancora di più nei giorni successivi. Con le brigate i giovani no global hanno portato nella zona due psicologi e realizzato l’allestimento di spazi ricreativi con tv e internet point per giovani e meno giovani, un servizio docce e di lavanderia, un asilo popolare, una rete di rifornimento a domicilio per gli sfollati non sistemati nei campi, un parrucchiere.
I no global, dunque, Berlusconi e il G8 li troveranno nelle zone terremotate dove sono sin dal primo giorno al fianco delle popolazioni, con cui hanno stabilito un legame di solidarietà attiva e sincera di amicizia. Quella solidarietà che rappresenta il modo di concepire la società e il futuro del movimento no global, all’opposto della propaganda e la cinica mercificazione speculativa propugnata dal premier”.
Dichiarazione di Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC Abruzzo .
Vorrei informare il Presidente del Consiglio che nelle zone terremotate i no-global sono arrivati insieme alla Protezione Civile, anzi in molti posti prima.
Centinaia di volontari di Rifondazione Comunista, centri sociali, associazioni ambientaliste, cattolici, social forum senza cercare telecamere e riflettori hanno distribuito viveri, coperte, medicine e assistenza di ogni genere alle popolazioni colpite dal sisma.
Senza contare che nelle fila della Protezione Civile, che non è proprietà del governo (cosa che sovente si dimentica), sono impegnate tantissime persone che si identificano nei valori di giustizia sociale che ispirano i movimenti contro la globalizzazione neoliberista respondsabile dell'attuale crisi economica mondiale.
Non è un caso che la nostra cucina nella tendopoli di San Biagio sia stata fin dal primo giorno intitolata a Carlo Giuliani.Gli aquilani non hanno nulla da temere dai cosiddetti no-global, mentre già hanno potuto verificare sulla propria pelle gli effetti di quella cultura dell'illegalità e dell'arricchimento facile che ha amplificato i danni prodotti dal terremoto.
Mi dispiace per il cavaliere ma da due settimane l'Abruzzo è solcato da furgoni carichi di aiuti guidati da no-global che aiutano le persone senza fare campagna elettorale.

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