domenica 22 febbraio 2009

AlLA MANIFESTAZIONE di Sabato 20 Febbraio, oltre mille «no» a discariche e cave

«Hanno trasformato un’opportunità di sviluppo in una minaccia per il territorio». È racchiusa in questa amara considerazione del sindaco di Castrezzato Pierluigi Treccani la rivendicazione delle oltre mille persone scese in strada per manifestare contro l’inesorabile avanzata di cave e discariche nella pianura bresciana.
Una manifestazione promossa da Legambiente e dai vari comitati civici di Travagliato, Berlingo, Rovato e Cazzago che - valore aggiunto dell’iniziativa -, ha coinvolto anche il mondo degli agricoltori e semplici cittadini. I quattro colorati cortei partiti in contemporanea da Berlingo, Berlinghetto, Cazzago e, a Rovato, dalla frazione Duomo hanno raggiunto la Bargnana dove si sono uniti ai manifestanti di Castrezzato. Poi biciclette, trattori, auto e pedoni hanno percorso la 469, confluendo nella piazza di Travagliato, «tribuna» dei comizi di amministratori ma anche semplici cittadini.
Broletto e Regione non ci hanno spiegato perché scaviamo e smaltiamo rifiuti di altre province e i nostri imprenditori sono interessati a investire solo in cave e discariche.
Il nostro territorio da secoli vocato all’agricoltura che garantiva aria pulita e un ambiente vivibile, è oggi oggetto di un’aggressiva offensiva di industrie, speculazioni edilizie, discariche e grandi infrastrutture decise da un federalismo espropriativo, che toglie ai Comuni il diritto di proteggere cittadini e territorio.
Imma Lascialfari, coordinatrice dei comitati ambientalisti regionali ha citato ad esempio il caso della centrale di Offlaga. «Il progetto è stato affossato grazie alla mobilitazione di cittadini e sindaci. Questa è la strada da intraprendere anche per fermare cave e discariche».
Alla manifestazione eravamo presenti come Rifondazione, distribuendo volantini contro nuove cave, altre discariche e la Bre Be Mi.
La crisi economica non si risolve a scapito della salute dei cittadini e della qualità del territorio, le decisioni non possono essere prese senza il coinvolgimento e la partecipazione degli abitanti, per questo invitiamo i cittadini a continuare la mobilitazione e a far sentire la loro voce in tutte le sedi istituzionali, comuni, provincia e regione, affinchè si affermi il principio della valorizzazione e salvaguardia del territorio.

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