Ci stanno inchiappettando ancora, approffitando della crisi, firmano una abbominevole riforma contrattuale, che ci porta indietro di quarantanni.
Il governo ha riformato il modello contrattuale per il pubblico e il privato senza la Cgil. La firma dell’accordo quadro è avvenuta a Palazzo Chigi. La riforma è stata siglata da Cisl e Uil, Confindustria, Confcommercio, Confapi, Confesercenti e altri sindacati come al Confsal. Ania e Abi hanno dato il loro consenso ma si riservano di firmare. La Cgil, invece, non ha voluto firmare. «Senza modifiche niente firma» ha detto il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. «Il livello nazionale - ha spiegato il segretario - non recupererà mai l’inflazione reale, non si allarga davvero il secondo livello.
La derogabilità diventa principio generale, la bilateralità si allarga a compiti impropri e crea una casta».
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