mercoledì 19 ottobre 2016

Boom dei licenziamenti per giusta causa col Jobs Act (+31,2% in 2 anni)

I dati Inps: nei primi 8 mesi a quota 46.255 contro i 35.235 del 2014

Boom dei licenziamenti per giusta causa col Jobs Act (+31,2% in 2 anni)
Boom dei licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. Dai dati Inps emerge che nei primi otto mesi del 2016 sono stati 46.255 in aumento del 31,2% rispetto allo stesso periodo del 2014 quando erano stati 35.235. Il dato è superiore anche a quello del 2015 quando i licenziamenti per giusta causa erano stati 36.048. Continuano a calare le assunzioni, specialmente quelle a tempo indeterminato mentre aumentano i contratti in apprendistato. E' quanto emerge dai dati Inps di agosto contenuti nell'Osservatorio sul precariato. Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-agosto 2016 sono risultate 3.782.000, con una riduzione di 351.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-8,5%). Nel complesso delle assunzioni sono comprese anche le assunzioni stagionali (447.000). Il rallentamento delle assunzioni ha riguardato principalmente i contratti a tempo indeterminato: -395.000, pari a -32,9% rispetto ai primi otto mesi del 2015. "Come già segnalato nell'ambito dei precedenti aggiornamenti dell'Osservatorio, il calo - ha spiegato l'Istituto - va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell'abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni". E "analoghe considerazioni" possono essere sviluppate per la contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (-35,4%). Per i contratti a tempo determinato, nei primi otto mesi del 2016, si registrano 2.385.000 assunzioni, in aumento sia sul 2015 (+2,5%), sia sul 2014 (+5,5%). Per i contratti in apprendistato si osserva una crescita del 18% rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre i contratti stagionali calano del 7,4%. Nello stesso periodo gennaio-agosto 2016, si è registrato invece un boom per i voucher. Secondo i dati Inps, ne periodo gennaio-agosto 2016, sono stati venduti 96,6 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro. L'incremento, rispetto ai primi otto mesi del 2015, è stato pari al 35,9%. Nei primi otto mesi del 2015, la crescita dell'utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 71,3%.

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