giovedì 5 maggio 2016

Spunta l'elenco dei raccomandati del sindacato nella Vm del gruppo Fca di Marchionne. La mail incriminata

La segretaria Fim-Cisl: "Vi giro elenco persone interinali che lavorano in azienda fatte entrare da me: fategli la tessera". "Nulla da rimproverarmi, fanno tutti così"

Una immagine dell'interno di una fabbrica
Interno di una fabbrica di automobili
di I.D.
La mail spedita dalla segretaria della Fim-Cisl di Ferrara è di quelle che sollevano bufere. In quella mail la sindacalista invita i colleghi del sindacato a intervenire sulle persone assunte alla Vm di Cento su sua raccomandazione per chiedere loro l’iscrizione alla sua organizzazione di categoria. A questo scopo allega un elenco e tira in ballo il direttore del personale dell'azienda e il suo vice.
I rapporti sindacali all’interno del gruppo Fca (quello della Fiat) sono sempre stati bollenti. Almeno sotto certi aspetti e soprattutto verso certe componenti. Ma alla Vm  - azienda della galassia automobilistica di Marchionne - che produce motori diesel, il ménage managerial-sindacale non andava malaccio. Almeno per quanto riguarda la componente Fim, come fa notare Repubblica. Basti pensare al messaggio telematico inviato il 23 settembre 2015, alle ore 18,10, dalla segretaria ai componenti del direttivo della sua organizzazione, la Fim-Cisl appunto.

La mail trafugata

Pare che una persona abbia trafugato la mail dal computer della sindacalista prima di lasciare l’organizzazione. Di conseguenza è stata resa di dominio pubblico. Sandra Rizzo, questo il nome della segretaria Fim, fa sapere di “aver già denunciato quella persona”, ma il contenuto della sua "lettera" è destinato sicuramente a creare grosse polemiche.

Ecco alcuni brani riportati oggi da Repubblica:

“Vi giro l’elenco delle persone interinali che lavorano in azienda e che ho fatto entrare io – si legge nella mail della sindacalista – Secondo me dovreste organizzarvi per individuare dove lavorano (anche con l’aiuto di G.) e poi farvi conoscere”. Secondo quanto scrive il quotidiano, “G” è il "numero due dell’ufficio del personale della Vm", e sarebbe il dirigente aziendale che, "insieme ad “A” (il numero uno, citato più avanti sempre nella mail), avrebbe fatto entrare in Vm i candidati segnalati dalla segretaria Fim-Cisl".

"Organizzatevi per fargli la tessera"

Nella missiva telematica la Rizzo chiede ai colleghi del sindacato di contattare i nuovi assunti per sua intercessione. “Questo è l’elenco degli interinali nostri iscritti. Questo è invece l’elenco delle persone che ho messo dentro sempre come interinali ma di cui manca ancora la tessera e che dovete organizzarvi per andargliela a fare”, scrive. Come spiega Repubblica, di seguito vengono riportati i nomi degli interessati, una decina, con il motivo della raccomandazione, che va dalla “conoscenza di C. della Cisl di Copparo” a “mia conoscenza”, da “nipote di C. della Cisl di Rovigo” ad “amica del delegato A”.
Ci sono inoltre quelli “trasformati con contratto a tutele crescenti per i quali io mi sono spesa affinché si iscrivessero”. Dunque bisogna capitalizzare. “Altrimenti – scrive sempre la segretaria nella fatidica mail – non ha alcun senso che noi ci spendiamo per delle persone che poi non vengono con noi. A questi dovete proprio rompere i cogl…”.

La lista aperta

Come dire che avendo avuto il posto di lavoro per raccomandazione Fim devono iscriversi a quel sindacato. Per altro la lista delle assunzioni su segnalazione sembra ancora aperta. “Dovrò verificare con “A” (responsabile personale Vm, ndr) – scrive ancora la segretaria Fim – una lista di persone che ho in elenco ma non so se al momento sono dentro o meno”.

"Così fan tutti"

Ovviamente sulla vicenda la bufera è subito montata, ma Sandra Rizzo non si straccia le vesti. “Non ho nulla da rimproverarmi – dice sul giornale fondato da Eugenio Scalfari – Ho cercato di tutelare dei nostri iscritti, alcuni erano stati licenziati da altre aziende”. Inevitabile però che il giornalista di Repubblica, Paolo Griseri, le chieda: “Ma con quale autonomia lei potrà trattare con i vertici aziendali che le hanno assunto i raccomandati?”. Risposta: “Ma cosa crede? Tutti i sindacati fanno così”.

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