La Fiom scende in piazza il 21 novembre per il rinnovo del contratto sindacale e contro la legge di Stabilità.
“Le lotte si uniscono, proponiamo un altro modello sociale” afferma Maurizio Landini,
segretario del sindacato metalmeccanici, durante la conferenza stampa a
Roma, “le proposte di Renzi sono regressive, intaccano diritti
fondamentali dei lavoratori”. Il lader della Fiom boccia la legge di
Stabilità soprattutto l’aumento del contante a 3 mila euro:
“Iniqua, sbagliata e inefficace, non è espansiva, sono balle, non crea
posti di lavoro, non guarda alla povertà e alla disoccupazione in
aumento”.
E sui dati Istat positivi afferma: “Guardiamo
la qualità del lavoro, sono cresciuti i voucher, i contratti a termine,
ma quale ripresa”.
E poi annuncia come rivoluzionario il percorso
avviato dalla Cgil su un nuovo statuto dei lavoratori e un possibile referendum contro il Jobs act, la buona scuola e altre leggi del governo Renzi: “La Cgil ha deciso di consultare i suo 5 milioni di iscritti
a gennaio e febbraio per decidere se avviare un processo referendario,
le cattive leggi come il Jobs act vanno abrogate, lo avevamo detto lo
scorso ottobre non ci saremmo fermati, la battaglia continua”
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