Le Organizzazioni
Sindacali dei lavoratori del commercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e
Uiltucs Uil, dell’Emilia Romagna confermano, con una nota, la netta
contrarietà alle aperture festive nel settore del commercio.

Nelle giornate festive del 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre Filcams Cgil, Fisacscat Cisl e Uiltucs Uil Regionali invitano ad astenersi dal lavoro festivo i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte all’interno dei centri commerciali.
Come noto la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il
Decreto “Salva Italia” ha eliminato, ogni vincolo e regola in materia
di orari commerciali, nel totale disinteresse degli effetti negativi
prodotti su milioni di persone, in prevalenza donne, e sulle loro
famiglie. Le nuove regole, ancora ferme in Parlamento, se da una parte
potranno permettere agli enti locali e alle parti sociali di ridiscutere
di orari di apertura degli esercizi commerciali nei territori,
dall’altra, non ponendo vincoli, se non la chiusura in sole 6 festività,
sostanzialmente non risolveranno il problema.
“Le liberalizzazioni sono sbagliate, non aiutano la crescita
economica, creano dumping tra piccola e grande distribuzione, svendono
le festività, svuotano i centri storici delle città a favore delle
cittadelle del consumo, sviliscono la qualità del lavoro spezzettando la
prestazione lavorativa e costringendo i dipendenti ad orari improbi ben
poco concilianti con le necessità di riposo” concludono i sindacati.
Per queste ragioni, le Segreterie regionali invitano all’astensione
dal lavoro per tutto il turno di lavoro delle prossime festività,
ricordando ai lavoratori che sulla base delle norme contrattuali
vigenti, e alla luce delle recenti sentenze della Cassazione potranno rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività, senza incorrere in nessuna sanzione.
http://www.filcams.cgil.it
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