giovedì 18 settembre 2014

Tasi più cara dell´Imu per una famiglia su due

FISCO LOCALE. La tassa sugli immobili si paga in due tranche con il modello F24 o il bollettino

Tasi più cara dell´Imu per una famiglia su due

Secondo Confedilizia sono 5.220 i Comuni che hanno deliberato le aliquote. La prima rata deve essere versata entro il 16 ottobre

Dopo l´antipasto di giugno, si avvicina il nuovo appuntamento con la Tasi, l´imposta sui servizi indivisibili. È quell´imposta che assieme alla Tari (la tassa sui rifiuti) e l´Imu (la tassa sugli immobili) ha dato vita alla tassa Iuc (l´Imposta unica comunale); e alla nuova tassazione sulla casa. 
Oltre 5.000 Comuni (per l´esattezza 5.220 secondo Confedilizia, in attesa dei dati definitivi certificati dal Tesoro che arriveranno nei prossimi giorni), hanno deliberato le aliquote, facendo scattare dunque l´obbligo di versamento della prima rata sull´abitazione principale entro il 16 ottobre. Nei Comuni mancanti (il loro numero è di 659 secondo Confedilizia) si pagherà invece il 16 dicembre, ma con l´aliquota base dell´1 per mille. 
Secondo le ultime elaborazioni del Servizio Politiche Territoriali della Uil per una famiglia su due il conto sarà quest´anno più salato dell´Imu 2012. 
Su 336 famiglie residenti in 84 città capoluogo oggetto del campione di indagine, il 51,8% dovrà vedersela con una Tasi più pesante rispetto a quanto è stato pagato con l´Imu due anni fa. 
ALIQUOTE. La legge di Stabilità fissava un´aliquota base dell´1 per mille e un tetto massimo del 2,5 per mille per la prima casa e del 10,6 per mille per la seconda (somma di Tasi e Imu). Il governo è poi intervenuto per concedere ai Comuni la possibilità di aumentare le aliquote fino a un massimo dello 0,8% distribuendo l´aumento tra prima e seconda casa. La maggiorazione deve essere però vincolata alla concessione delle detrazioni, scomparse a livello nazionale rispetto all´Imu. 
PRIME CASE. L´aliquota può dunque salire fino a un massimo del 3,3 per mille. 
SECONDE CASE. Si può arrivare all´11,4 per mille complessivo. Su seconde case e tutti gli altri fabbricati - uffici, negozi, capannoni e così via - si pagano sia l´Imu che la Tasi. 
IMMOBILI DI LUSSO. Le 73mila case accatastate nelle categorie di pregio (A/1, dimore signorili; A/8, ville e A/9, castelli) continueranno a pagare l´Imu sulla prima casa, con un´aliquota massima del 6 per mille e con la sola detrazione di 200 euro, senza i 50 euro extra per ogni figlio. Su queste case si paga anche la Tasi, sempre con aliquota massima del 3,3 per mille, ma il totale di Imu e Tasi non può superare il 6,8 per mille. 
IMMOBILI IN AFFITTO. Anche in questo caso si paga sia l´Imu che la Tasi con il limite massimo dell´11,4 per mille. L´Imu è pagata interamente dal proprietario, mentre la Tasi pesa anche sulle spalle dell´inquilino che deve versarne una quota compresa tra il 10 e il 30% a seconda della delibera comunale. 
CALCOLO. La base imponibile è la stessa dell´Imu. Si parte dunque dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore si applica l´aliquota comunale, con le eventuali detrazioni. 
COME E QUANDO PAGARE. Per pagare la Tasi si utilizza il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Il versamento si divide in due rate. In circa 2.000 Comuni che hanno deliberato l´aliquota a maggio la prima rata è stata pagata il 16 giugno. 
Nelle amministrazioni ritardatarie che comunicano la decisione entro oggi c´è la possibilità invece di pagare entro il 16 ottobre. L´aggiornamento è avvenuto in oltre 5.000 Comuni ma oltre 600 mancano ancora all´appello. In questi casi si pagherà l´aliquota base dell´1 per mille in un´unica soluzione entro il 16 dicembre. Guido Castelli, presidente dell´Ifel, la Fondazione Anci per il fisco locale, giudica la Tasi «assurda e regressiva», visto «che fa pagare di più ai possessori di immobili di minor prestigio». 

dal BresciaOggi

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