
Dopo la serata di
venerdì scorso, molto partecipata e intensa, che è stata dedicata alla
presentazione del libro di Patrizio Pacioni “Il guaito delle giovani
volpi”, con alcune letture dell’attrice e poetessa Anna Bruna
Gigliotti, è la volta di una grande protagonista del pensiero del
Novecento: Hannah Arendt. Venerdì 6 dicembre, alle 20.45 in Biblioteca,
Maria Buizza ci regalerà il profilo di questa pensatrice mai banale e
sempre attuale.
L’autrice di
“Vita activa” e de “La banalità del male”, che ha vissuto tutte le
dolorose contraddizioni e l’insensata violenza del “Secolo breve”, mai
da vittima, ma da protagonista sempre consapevole e partecipe, e da vera
innamorata della politica, ha superato molte frontiere materiali e del
pensiero.
L’iniziativa si
pone nell’ambito della campagna Posto Occupato. In occasione della
Giornata contro la violenza sulle donne, infatti, Il Comune di
Ospitaletto ha aderito alla campagna proposta dalla Consigliera di
parità della Provincia, occupando simbolicamente alcune sedie presso la sala consiliare e la biblioteca per simboleggiare il posto che occupavano le donne vittima di femminicidio.
“Abbiamo messo a punto - dichiara Giorgia Boragini - un programma eterogeneo sforzandoci di offrire uno spaccato delle molteplici potenzialità delle donne, che sono sempre alla ricerca di spazi di espressione, a volte purtroppo negati. Ogni donna sa che ci sono frontiere più o meno visibili da varcare, e che la più difficile è spesso quella del silenzio e dell’indifferenza”.
L’amministrazione, attraverso le parole del sindaco Giovanni Battista sottolinea come: “Queste iniziative hanno un valore di forma preventiva e di educazione civica
contro le violenza sulle donne. Una delle poche forme di prevenzione è
proprio la cultura e sostenendo queste iniziative, l’amministrazione
vuole solidarizzare con le vittime di violenza e far sì che si conoscano e si contrastino tutte queste intollerabili violenze”.“Abbiamo messo a punto - dichiara Giorgia Boragini - un programma eterogeneo sforzandoci di offrire uno spaccato delle molteplici potenzialità delle donne, che sono sempre alla ricerca di spazi di espressione, a volte purtroppo negati. Ogni donna sa che ci sono frontiere più o meno visibili da varcare, e che la più difficile è spesso quella del silenzio e dell’indifferenza”.
da http://ospitaletto.org
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