giovedì 17 ottobre 2013

Auto, segnali positivi Ma la Fiat cala del 3,4%

SCENARIO. Dopo lo stop di agosto una luce di ripresa nel mercato europeo dell´automobile - A settembre la crescita è stata del 5,5% con 1,2 milioni di unità Il Lingotto penalizzato dall´Italia dove le vendite sono diminuite.

Il mese di settembre si chiude in Europa con immatricolazioni di auto in crescita del 5,5% a 1.194.216 unità. Dopo lo stop di agosto (-4,9%), riprende quindi corpo quel debole segnale di ripresa del mercato dell´auto in Europa che già gli analisti avevano intravvisto a luglio (+4,9%) e che, secondo LMC Automotive, dovrebbe portarlo ad una lieve crescita nel 2014.
Intanto, nei primi nove mesi del 2013 la variazione del mercato resta negativa rispetto al 2012 (-4% a 9.338.897 vetture). Anche se gli analisti di IHS Automotive fanno notare il graduale rallentamento del ritmo di flessione delle vendite, passato dal -9,8% del primo trimestre del 2013 al -3,9% del terzo trimestre.
LA PERFORMANCE MIGLIORE. Quella di settembre - precisa l´Acea, l´Associazione dei costruttori auto presenti in Europa che ha diffuso i dati - è la «performance» migliore registrata finora nel 2013, anche se ottenuta grazie al «confronto nel 2012 con il secondo più basso settembre dal 2003, ovvero da quando l´Acea ha cominciato a diffondere le rilevazioni dell´Ue a 27».
Inoltre, il mese scorso in Europa si è registrato in media un giorno lavorativo in più rispetto al 2012. Comunque a settembre la crescita di vendite auto nel Vecchio Continente risulta piuttosto generalizzata. Solo in otto Paesi si registra un calo e fra questi c´è l´Italia, ormai precipitata stabilmente in quarta postazione (prima solo della Spagna) tra i cinque principali mercati europei dell´auto.
L´ITALIA E IL RISULTATO DELLA FIAT. Proprio alla debolezza del mercato di casa nostra il gruppo Fiat attribuisce la causa prima del suo risultato in Europa a settembre, segnato da un calo delle vendite del 3,4% a 64.806 nuove vetture. Nonostante i buoni risultati in Francia (+14%), Regno Unito (+21,2%) e Spagna (+41,4%), «siamo stati penalizzati», precisa una nota, «dal risultato negativo del gruppo in Italia (-11,7%)».
Il Lingotto ricorda anche «la scelto aziendale di mantenere il valore dei marchi e sostenere la rete di vendita senza accettare la battaglia sui prezzi in atto in Italia».
A settembre la quota di Fiat Group Automobiles ha segnato in Europa il 5,4%, in calo rispetto al 5,9% di un anno fa ma in progresso rispetto al 5,2% di agosto, e nei primi nove mesi del 2013 le vendite del Lingotto hanno ceduto l´8,2% a 572.676 unità, mentre la quota era al 6,1%, rispetto al 6,4% del 2012.
SEGNALI DAL LINGOTTO. Un piccolo segnale positivo arriva però dal marchio Fiat, che in Europa a settembre ha immatricolato oltre 50 mila vetture con un progresso dello 0,3% rispetto ad un anno fa. I dati danno anche un +2,5% anche per le vendite Jeep, mentre Lancia/Chrysler ed Alfa Romeo scendono rispettivamente del 19,9% e del 15,3%.
La «ancora difficile» situazione del mercato europeo per il Centro Studi Promotor riguarda soprattutto le case generaliste.
Mentre i marchi premium vedono nei primi nove mesi dell´anno la loro quota complessiva di mercato automobilistoco salire dal 16,2% del 2012 all´attuale 17,1%. Unrae e Anfia puntano invece il dito sulla debolezza dell´Italia e del suo mercato rispetto al lento progresso dell´Europa, e chiedono al governo interventi concreti per l´auto a livello di alleggerimento fiscale e politica industriale. 
 
dal BresciaOggi

 

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