martedì 4 giugno 2013

Auto, -7,98% le vendite e Fiat cala dell´11,69%

CRISI. A maggio 36^ diminuizione consecutiva in frenata rispetto alle precedenti a due cifre

La quota del Lingotto è scesa al 30,2%. Giù anche Volkswagen Opel e Ford. Le immatricolazioni tornate ai livelli degli anni Settanta
 
ROMA
Frena a maggio la caduta del mercato dell´auto in Italia che torna a segnare un calo a cifra unica, -7,98%, ma non interrompe i ribassi che proseguono da 36 mesi consecutivi. A maggio sono state immatricolate appena 136.129 nuove vetture e di queste 41.172 erano di Fiat Group Automobiles, che ha ceduto in volume l´11,69% rispetto a un anno fa. La quota del Lingotto è a 30,24%, dal 31,51% di maggio 2012, migliore del 30,2% di aprile.

«Le immatricolazioni di Fiat Group Automobiles sono state condizionate dalla mancata fornitura di componenti per alcuni modelli, con conseguenti ritardi nelle consegne», afferma Fiat in una nota, precisando che «sono quasi 3mila le vetture vendute che non è stato possibile consegnare ai clienti». Di queste, la mancanza di alcuni componenti di 500 e 500L ha tagliato di oltre 1.500 unità la consegna di vetture Fiat, e la mancata consegna di alcuni componenti della Ypsilon ha tagliato quasi 1.500 vetture Lancia. Le prime 5 auto più vendute sono però ancora del Lingotto: Panda, Punto, 500, Ypsilon e 500L.

Ma a maggio non è andato bene neanche alle case estere. Volkswagen, l´eterna numero uno, ha visto scendere le vendite del 6,64%, Ford del 9,76, Opel del 4,68. In controtendenza Renault, che a maggio mette a segno +10,93%. Tra le tedesche di lusso tonfo per Audi -22,44%, mentre cresce Mercedes +8,85 e va giù Bmw -2,1.

«Il -7,98% di maggio», afferma il Centro Studi Promotor, è un dato «coerente con quelli di marzo e aprile che hanno segnato cali più contenuti», ma «il livello raggiunto dalle immatricolazioni è comunque ancora estremamente basso». Per il Csp, proiettando i risultati dell´ultimo semestre su base annua si ottiene una previsione per il 2013 di 1.267.954 autovetture, un livello che si colloca sui volumi della fine degli anni Settanta.

L´Unrae, Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, rileva che il dato di maggio è «il 36° calo consecutivo e che il mese scorso ha visto scendere la quota dei privati al 59,3% delle immatricolazioni complessive, «la più bassa di sempre». «Il nostro settore è come fosse stato colpito da un forte terremoto», precisa il presidente di Federauto Filippo Pavan Bernacchi che, proiettando la tendenza dei primi cinque mesi, teme per fine anno «un mercato a 1,2 milioni di pezzi». Meno pessimista il direttore dell´Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica, Gianmarco Giorda che rileva come il -7,98% di maggio sia «un piccolo segnale di incoraggiamento» che deriva «dalle rilevazioni degli ordini, che ad aprile e a maggio hanno avuto segno positivo, pur non avendo ancora avuto effetto sull´andamento delle immatricolazioni».

dal BresciaOGGI

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