Matteo Gaddi, candidato al consiglio
regionale per la lista etico, a sinistra, ha partecipato allo sciopero
nazionale dei lavoratori del gruppo Vela, a Corte Franca (BS).
La crisi di questo gruppo, che produce
materiali per l' edilizia e prefabbricati,
coinvolge 250 lavoratori, di cui 130 della sede di Corte Franca. Il gruppo vela
fino al 2008 ha realizzato profitti enormi grazie al boom dell' edilizia e
adesso intende scaricare la crisi interamente sulla testa dei lavoratori che da
tempo sono in cassa integrazione. La Vela si è già presentata in tribunale per
risolvere i problemi finanziari attraverso il concordato. Questo significa
segnare la chiusura delle attività produttive e mettere i lavoratori in strada.
TUTTO QUESTO È INACCETTABILE! Deve finire la logica che le imprese fanno soldi
a palate e nel momento di crisi scaricano i lavoratori! Le soluzioni ci sono:
serve un piano industriale che punti sul recupero edilizio dei centri abitati,
sulla riqualificazione urbana, sul risparmio energetico, sulla messa in
sicurezza del territorio e del patrimonio pubblico. In questo modo, con
proposte concrete, si salvano i posti di lavoro, compresi quelli dell' indotto
(legno, arredamento, idraulici, elettricisti, cementifici, acciaierie ecc.). La
crisi del gruppo Vela, trascinerebbe con sè, oltre ai lavoratori diretti, anche
centinaia di posti nell'indotto.
Per dare una idea della crisi: il settore dell' industria per l' edilizia, oggi, è crollato alla metà dei volumi del 2008. In cassa edile, a Brescia, sono transitati 13000 lavoratori a fronte dei 28000 del 2008. Cioè l' occupazione, nel settore, si è più che dimezzata.
Per dare una idea della crisi: il settore dell' industria per l' edilizia, oggi, è crollato alla metà dei volumi del 2008. In cassa edile, a Brescia, sono transitati 13000 lavoratori a fronte dei 28000 del 2008. Cioè l' occupazione, nel settore, si è più che dimezzata.
da Matteo Gaddi

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