È intollerabile il comportamento della dirigenza della CF
Gomma.
Si tratta di una azienda in crisi a causa dei pochi volumi
di produzione anche a causa della crisi del mercato dell’auto.
La disastrosa situazione della FIAT ha influito direttamente
sulla situazione critica della CF Gomma in quanto questa azienda dipendeva in
larga parte dalla forniture per FIAT. Ora le forniture si sono necessariamente
diversificate anche per case automobilistiche estere.
Proprio per questo non sono tollerabili ritardi nelle
consegne degli ordini altrimenti il rischio è di perdere importanti commesse,
quindi importanti volumi di produzione e di lavoro.
Come se non bastasse questa situazione già di per sé
critica, l’azienda si avventura in una nuova gestione informatica di produzione
e logistica pretendendo di standardizzare tutto senza tener conto delle
specifiche esigenze di produzione.
La RSU
dell’azienda ha segnalato la necessità di avere dall’azienda un quadro preciso
della situazione, la necessità di coinvolgere i lavoratori per verificare i
problemi del nuovo sistema, di garantire le forniture ai clienti, cioè la
garanzia di un corretto funzionamento della fabbrica.
Queste garanzie al momento non ci sono, anzi abbondano le
criticità nel sistema di produzione e per questo, giustamente, i lavoratori
rivendicano chiarezza.
Per questo non sono accettabili le continue richieste di
chiusure collettive quando ci sono grossi ritardi di produzione e continua il
mancato rientro di produzioni.
A questa situazione si deve aggiungere l’ulteriore problema
dei lavoratori delle pulizie in appalto ai quali, nel cambio di gestione, sono
state ridotte le ore (oltre al venir meno della categoria, buoni pasto, premio
produzione) per essere sostituiti da contratti interinali sottopagati.
Matteo Gaddi
Candidato al Consiglio regionale per la lista “Etico, a
Sinistra per un’altra Lombardia”
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