domenica 6 gennaio 2013

Ingroia. Si prepara la lista “Rivoluzione Civile”. Candidati Ilaria Cucchi e Sandro Ruotolo

ngroia tornerà a ore dal Guatemala, poi sarà pronto a definire le liste, le strategie e soprattutto i programmi. Sarà proprio lui a valutare personalmente i candidati valutando la lo loro storia di impegno civile.
riv civ
Antonio Ingroia al momento si trova in Guatemala, ma già domenica tornerà in Italia, pronto a entrare a pieno nella nuova avventura della lista “Rivoluzione Civile”. Un compito difficile quello che ha deciso di sobbarcarsi l’ex pm palermitano, un compito però alla portata dato che il movimento è appena nato e la campagna elettorale non è ancora ufficialmente cominciata. A giorni Ingroia avrà a disposizione anche una sede ufficiale proprio nel centro di Roma, e tutto sarà pronto per cominciare ufficialmente. Intanto però quelli della lista Rivoluzione Civile, gli attivisti e i militanti sono ottimisti, contenti degli oltre 25.000 contatti sul web negli ultimi due giorni, segno che l’avventura politica di Ingroia piace, e c’è voglia di partecipare.  I nomi dei possibili candidati però cominciano già a circolare; ovviamente Ingroia sarà capolista in tutte le circoscrizioni, con il 60-70% dei posti in lista che sarà riservato alla società civile e ai movimenti. Il restante verrà diviso tra Idv, Comunisti Italiani, Rifondazione, e Verdi. Infine sarà proprio l’ex pm a scegliere personalmente i candidati, valutando la loro storia di impegno civile.  E proprio dal fronte delle candidature ci sono le prime novità, da Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il ragazzo morto per via dei maltrattamenti il 29 ottobre 2009, fino a Franco La Torre, figlio di Pio, Gabriella Stramacconi, la direttrice di Libera, e Flavio Lotti. Ci metteranno probabilmente la faccia però altri personaggi come Antonio Di Luca, operario della Fiat di Pomigliano D’Arco, e il giornalista d’inchiesta Sandro Ruotolo.  “Qui vogliamo puntare su personalità che in questi anni si sono impegnate nella lotta alla ’ndrangheta e alle sue commistioni con la politica e sui sindaci che hanno dimostrato che si può governare senza sporcarsi le mani con gli affari e i boss”, ha spiegato lo staff della Rivoluzione Civile al Fatto Quotidiano. Insomma quella della lista di Ingroia sembra davvero una delle novità della sinistra italiana, e se Antonio Di Pietro sembra un pesce fuor d’acqua, è anche vero che il leader dell’Idv non avrà più alcun ruolo di rilievo all’interno della costituenda coalizione. E si pensa anche al programma, un programma connotato a sinistra in un certo modo vista la presenza in lista dei comunisti e che metterà al centro anche il lavoro e la lotta alla precarietà. Ma non è finita qui, Rivoluzione Civile lavorerà anche per togliere le oltre 94.000 auto bli e i 7.000 consigli di amministrazione inutili, per sciogliere le Provincie e dire “no” agli aerei F35 e ai 47 miliardi imposti dal Fiscal Compact che, tradotti, significheranno la fine dello stato sociale in Italia.

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