
Ingroia prova a lanciare un ultimo appello a Bersani: "Da questa
assemblea di oggi io chiedo un confronto con il segretario del Pd
Bersani e chiedo un confronto senza pregiudizi. Lo chiedo perché conosco
molte personalità del Pd che hanno le mie idee. E lo faccio con
l'orgoglio della nostra autonomia come polo politico in costruzione". Ci
prova, ma sa bene che Bersani guarda al centro e ha un programma di
governo in piena continuità con l'agenda Monti. Dunque, pare essere più
un gesto di cortesia prima della sfida elettorale. Più serio invece
l'invito a Grillo: "Non mi sottrarrei a un confronto con il movimento
Cinque Stelle. Conosco Beppe Grillo da anni, l'ho apprezzato per alcune
sue battaglie prima che intraprendesse attività
politica". Non ne condivide il linguaggio troppo "arrabbiato" ma
avverte che demonizzare i Cinque Stelle è "sbagliato" perché i suoi
elettori sono "indignati con l'Italia delle mafie e delle cricche".
"Noi dobbiamo osare, e per osare ci vuole una rivoluzione pacifica,
civile, della società civile io ci sto mi metto a disposizione di questo
progetto nel modo in cui voi riterrete più opportuno - aggiunge
Ingroia -, io ci metto la faccia, lo so che è difficile ma se
continuiamo ad aspettare vedremo passare il cadavere dell'Italia, perchè
l'Italia sta morendo".
L'ex pm invita personalità delle associazioni e del sindacato a fare
un passo avanti insieme a lui: "Abbiamo bisogno di associazioni,
sindacati dei cittadini, di partigiani della costituzione. Il primo a
cui mi rivolgo è Maurizio Landini. E con lui Salvatore Borsellino, don
Luigi Ciotti, le donne di 'Se non ora quando', Michele Santoro, Sandro
Ruotolo. Non è un invito a candidarsi, l'invito ad accompagnarci al
nostro fianco".
http://www.controlacrisi.org
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