
portati
sopra il corpo non dipendono da flagellazioni, ma da caduta riportata
mentre saliva il monte Golgota appesantito da attrezzatura non idonea e
la ferita al petto non proviene da lancia in dotazione alla gendarmeria,
ma da tentativo di suicidio, che infine il detenuto è deceduto perché
ostinatamente aveva smesso di respirare malgrado l’ambiente ben
ventilato. Più morte naturale di così toccherà solo a tal Stefano Cucchi
quasi coetaneo del su menzionato.”
(Erri de Luca, scrittore)
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