intrappolato fra gli ingranaggi
Una morsa micidiale, che non gli ha lasciato scampo, perché intrappolato tra gli ingranaggi di una tramoggia. È morto così, in un torrido pomeriggio nel Piacentino, un operaio d'origini romene di casa ad Ospitaletto. Gheorghe Ciobanu, 54 anni compiuti a luglio, lavorava come saldatore in una ditta meccanica di Ospitaletto che stava facendo manutenzione ed installazione di un impianto di sollevamento alla «Saib» di Fossadello di Caorso, a pochi chilometri da Piacenza.
Secondo una prima ricostruzione, l'operaio - residente da almeno tre anni in via Padana Superiore, ad Ospitaletto - insieme ad altri colleghi stava lavorando attorno ad una tramoggia usata per caricare il legname nel trituratore: la Saib produce infatti pannelli truciolari ed è una delle principali aziende italiane che operano in questo settore. Improvvisamente alle 15 il macchinario, allestito all'esterno dei capannoni produttivi, si è messo in moto per pochissimi secondi, ma tanto è bastato per uccidere l'uomo, rimasto intrappolato nel macchinario. Si sarebbe trattato di un drammatico ed inspiegabile errore umano, anche se sull'accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri.
I primi a soccorrere il romeno, attirati dalle urla, sono stati i colleghi di lavoro che hanno comunque potuto far ben poco: al personale del 118, arrivato con l'eliambulanza, non è rimasto altro che constare il decesso dell'uomo. I vigili del fuoco di Piacenza hanno dovuto lavorare per un paio d'ore prima di riuscire a liberare il corpo dell'operaio, la cui salma è stata poi ricomposta all'obitorio a disposizione della magistratura piacentina. I carabinieri ieri hanno a lungo interrogato i colleghi della vittima e altre squadre di tecnici ed operai che a quell'ora stavano lavorando (ad agosto infatti la «Saib» esegue le manutenzioni) per ricostruire con esattezza quanto accaduto.
Secondo una prima ricostruzione, l'operaio - residente da almeno tre anni in via Padana Superiore, ad Ospitaletto - insieme ad altri colleghi stava lavorando attorno ad una tramoggia usata per caricare il legname nel trituratore: la Saib produce infatti pannelli truciolari ed è una delle principali aziende italiane che operano in questo settore. Improvvisamente alle 15 il macchinario, allestito all'esterno dei capannoni produttivi, si è messo in moto per pochissimi secondi, ma tanto è bastato per uccidere l'uomo, rimasto intrappolato nel macchinario. Si sarebbe trattato di un drammatico ed inspiegabile errore umano, anche se sull'accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri.
I primi a soccorrere il romeno, attirati dalle urla, sono stati i colleghi di lavoro che hanno comunque potuto far ben poco: al personale del 118, arrivato con l'eliambulanza, non è rimasto altro che constare il decesso dell'uomo. I vigili del fuoco di Piacenza hanno dovuto lavorare per un paio d'ore prima di riuscire a liberare il corpo dell'operaio, la cui salma è stata poi ricomposta all'obitorio a disposizione della magistratura piacentina. I carabinieri ieri hanno a lungo interrogato i colleghi della vittima e altre squadre di tecnici ed operai che a quell'ora stavano lavorando (ad agosto infatti la «Saib» esegue le manutenzioni) per ricostruire con esattezza quanto accaduto.
Vigili del fuoco all'interno dell'azienda piacentina dove ieri pomeriggio è morto l'operaio romeno che viveva a Ospitaletto
A CAUSA DELLA CRISI, NEL 2012 MENO MORTI SUL LAVORO, MA LE AZIENDE CERCANO DI "BARARE"
La fotografia dal rapporto Inail: i decessi nel 2012 sono scesi a 920, il numero più basso mai registrato; diminuiscono anche gli infortuni, certamente questo risultato è dovuto alla crisi, perché nell'85% delle imprese controllate, si registrano irregolarità

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