PREZZI. L´allarme delle associazioni dei consumatori: a settembre si attende un´altra ondata di aumenti sui beni primari
L´incremento più consistente nei trasporti: +30% La nuova imposta sulla casa peserà con 400 euro in media in più a famiglia per la prima abitazione
Una stangata da 2.333 euro. A tanto ammontano i rincari con cui gli italiani si dovranno trovare a fare i conti quest´anno. Elettricità, gas, tariffa rifiuti, rc auto, biglietti dei treni e del trasporto pubblico locale, ma anche alimentari, benzina e libri scolastici: la lista delle voci per cui gli aumenti superano nettamente il tasso di inflazione è lunga, e destinata a pesare sulle tasche delle famiglie e, di conseguenza, sulla ripresa dell´intera economia. E in cima a questo elenco, apparentemente infinito, c´è l´Imu, la nuova tassa sulla casa che pesa in media oltre 400 euro a famiglia, solo per la prima casa.
CONSUMATORI. A calcolare quanto il 2012 costerà in più rispetto allo scorso anno sono state Adusbef e Federconsumatori che, numeri alla mano, parlano di un tasso di inflazione «reale» del 5,5-6%.
Preoccupati anche i consumatori del Codacons che prevedono rincari, solo per la spesa alimentare, di 550 euro a famiglia.
In percentuale l´aumento più consistente è quello delle tariffe del trasporto pubblico locale. Le associazioni parlano di rincari fino al 30%, che tradotti in euro significano una spesa annuale di 48 euro in più rispetto al 2011. Aumenti a due cifre anche per le bollette: quella della luce è cresciuta del 21% (ovvero di 110 euro in più rispetto all´anno scorso) e quella del gas dell´11% (+113 euro l´anno). Non va molto meglio per i rifiuti (+11%, pari a 63 euro in più).
BOOM CARO-ALIMENTARI. In termini assoluti è invece il capitolo alimentari a registrare l´aumento più significativo. La spesa di tutti giorni è in questo caso rincarata di 392 euro l´anno, pari al 7 per cento in più.
C´è poi l´inevitabile voce carburanti, ormai prossimi all´ennesimo record. L´incremento sul 2011 è di 276 euro.
Si tratta di «aumenti insostenibili - tuonano i consumatori - che determineranno pesantissime ricadute sulle condizioni di vita delle famiglie e sull´intera economia che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi».
Le associazioni dettano quindi le loro priorità, quelle che a loro giudizio dovrebbero ispirare il lavoro del governo nei prossimi mesi: «è ora di puntare sul rilancio e sulla ripresa della domanda, con liberalizzazioni ed investimenti in innovazione e sviluppo tecnologico».
Dal Codacons parlano di una «raffica di rincari di prezzi e tariffe in tutti i settori, con effetti disastrosi per le tasche delle famiglie» a partire da settembre. «In base alle nostre stime - spiegano - alla riapertura dei negozi e delle attività commerciali tra fine agosto e i primi di settembre, si verificherà un aumento generalizzato dei prezzi, mediamente del 5-7% con punte fino al +10% per quei beni legati strettamente alle quotazioni dei carburanti, con una maggiore spesa a famiglia pari a +550 euro su base annua solo per gli alimentari».
dal BRESCIAOGGI
Nessun commento:
Posta un commento