
Ticket sanitario? A partire dal 2014 non esisterà più, ma si pagherà in base al reddito.
Il Ministero della Salute ha previsto un nuovo sistema basato sulle franchigie. “Stabiliremo una quota che verrà pagata in relazione al reddito - ha dichiarato il prfessor Renato Balduzzi - Oltre un certo limite scatta per tutti la gratuità. Il limite sarà tecnico (ossia a seconda sia del reddito che della patologia n.d.r.) e servirà anche per dissuadere i comportamenti di inappropriatezza”. I ticket previsti dalla finanziaria 2011 saranno superati anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ne ha vietato l’introduzione; del resto se fossero stati dichiarati legittimi i cittadini sarebbero stati costretti ad una compartecipazione maggiore. Per chiarire meglio: le franchigie verranno definite in autunno perché al momento al vaglio vi è il maxi-decreto sulla sanità che pone l’attenzione sulla revisione dell’intramoenia e la ricetta elettronica. È stato infatti approvato l’emendamento che obbliga i medici di base a prescrivere, invece del farmaco di marca, il principio attivo in quanto i farmaci equivalenti costano in media 1-2 euro in meno. Massimo Scaccabarozzi, presidente della Farmindustria, in aperta critica, ha fatto sapere:“Una iniziativa ideologica. Sul piano economico non si risparmierà un euro. È stato un colpo di mano, le aziende non reggeranno e qualcuno se ne assumerà le responsabilità”. Anche Confindustria dichiara la sua incertezza circa il provvedimento: “Sosteniamo l’appello dell'industria farmaceutica al presidente del Senato, governo e forze politiche di rivedere questa posizione e accantonarla. L'introduzione di questo obbligo non si giustifica in termini di risparmio”.
Il Ministero della Salute ha previsto un nuovo sistema basato sulle franchigie. “Stabiliremo una quota che verrà pagata in relazione al reddito - ha dichiarato il prfessor Renato Balduzzi - Oltre un certo limite scatta per tutti la gratuità. Il limite sarà tecnico (ossia a seconda sia del reddito che della patologia n.d.r.) e servirà anche per dissuadere i comportamenti di inappropriatezza”. I ticket previsti dalla finanziaria 2011 saranno superati anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ne ha vietato l’introduzione; del resto se fossero stati dichiarati legittimi i cittadini sarebbero stati costretti ad una compartecipazione maggiore. Per chiarire meglio: le franchigie verranno definite in autunno perché al momento al vaglio vi è il maxi-decreto sulla sanità che pone l’attenzione sulla revisione dell’intramoenia e la ricetta elettronica. È stato infatti approvato l’emendamento che obbliga i medici di base a prescrivere, invece del farmaco di marca, il principio attivo in quanto i farmaci equivalenti costano in media 1-2 euro in meno. Massimo Scaccabarozzi, presidente della Farmindustria, in aperta critica, ha fatto sapere:“Una iniziativa ideologica. Sul piano economico non si risparmierà un euro. È stato un colpo di mano, le aziende non reggeranno e qualcuno se ne assumerà le responsabilità”. Anche Confindustria dichiara la sua incertezza circa il provvedimento: “Sosteniamo l’appello dell'industria farmaceutica al presidente del Senato, governo e forze politiche di rivedere questa posizione e accantonarla. L'introduzione di questo obbligo non si giustifica in termini di risparmio”.
http://www.controlacrisi.org
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