INDUSTRIA ANCORA IN FRENATA
La produzione industriale in Lombardia è ancora in frenata. Non si fermano i licenziamenti né le crisi aziendali, mentre aumenta sia il ricorso al lavoro precario sia il numero delle domande di disoccupazione (oltre 200mila da gennaio). Sono alcuni dati forniti da Cgil, Cisl e Uil regionali durante la manifestazione che si è svolta (giovedì 22 dicembre) a Varese con i lavoratori delle aziende in crisi.
Durante il sit-in un gruppo di lavoratori delle categorie degli edili ha costruito, con un gesto dal forte valore simbolico, il “muro del lavoro”, per dire che solo con il lavoro si può ricostruire il futuro, soprattutto per le giovani generazioni. Alla costruzione del muro hanno contribuito anche i tre segretari generali regionali delle confederazioni, Nino Baseotto, Luigi Petteni e Walter Galbusera
"La difficile situazione della Lombardia è purtroppo evidente - affermano le tre sigle -. Nella nostra regione, nel 2010 il tasso di disoccupazione è salito al 6% e gli occupati sono diminuiti di oltre lo 0,6%. Mentre gli occupati dell’industria in senso stretto sono scesi del 4,5% rispetto al 2009. Sostanzialmente la crisi economica, purtroppo, non è conclusa, e viene confermata da Confindustria che prevede un calo di circa 1,6% del Pil a livello nazionale, con conseguenze ulteriori sull’occupazione".
La produzione industriale in Lombardia è ancora in frenata. Non si fermano i licenziamenti né le crisi aziendali, mentre aumenta sia il ricorso al lavoro precario sia il numero delle domande di disoccupazione (oltre 200mila da gennaio). Sono alcuni dati forniti da Cgil, Cisl e Uil regionali durante la manifestazione che si è svolta (giovedì 22 dicembre) a Varese con i lavoratori delle aziende in crisi.
Durante il sit-in un gruppo di lavoratori delle categorie degli edili ha costruito, con un gesto dal forte valore simbolico, il “muro del lavoro”, per dire che solo con il lavoro si può ricostruire il futuro, soprattutto per le giovani generazioni. Alla costruzione del muro hanno contribuito anche i tre segretari generali regionali delle confederazioni, Nino Baseotto, Luigi Petteni e Walter Galbusera
"La difficile situazione della Lombardia è purtroppo evidente - affermano le tre sigle -. Nella nostra regione, nel 2010 il tasso di disoccupazione è salito al 6% e gli occupati sono diminuiti di oltre lo 0,6%. Mentre gli occupati dell’industria in senso stretto sono scesi del 4,5% rispetto al 2009. Sostanzialmente la crisi economica, purtroppo, non è conclusa, e viene confermata da Confindustria che prevede un calo di circa 1,6% del Pil a livello nazionale, con conseguenze ulteriori sull’occupazione".
Ecco la mappa della crisi provincia per provincia (da rassegna.it)
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