Pà al pà [vì al vì] atto III°: dopo Belotti e Corbetta spazio ad Andrea Sciotti, segretario Prc di Rovato.
Vacanze finite per i rovatesi, tornati a pieno regime alle loro attività. Così è anche per la politica della capitale della Franciacorta, che si prepara ad un autunno “caldo” in vista delle sempre più imminenti elezioni amministrative.
Rovato.org torna quindi “a bomba” sul tema con il terzo atto della rubrica “Pà al pà [vì al vì]“. Dopo le precedenti interviste all’ex assessore Francesco Corbetta (Rovato Civica) e a Tiziano Belotti (Pdl), per settembre abbiamo deciso di rivolgere qualche domanda ad Andrea Sciotti, giovane segretario franciacortino del circolo di Rifondazione Comunista di Rovato.
BIOGRAFIA - (dal blog di Andrea Sciotti) Sono nato a Chiari (BS) il 27/10/1987. Abito da sempre a Cazzago San Martino, un bel paesino della Franciacorta. Mi sono diplomato al Liceo Scientifico L. Gigli di Rovato, iscrivendomi successivamente all’Università degli Studi di Milano nella facoltà di Lettere e Filosofia al corso di Scienze Storiche. Mi sono laureato per la triennale nell’aprile del 2010. Ora frequento la Laurea Magistrale nella medesima università e nello stesso indirizzo.
Ho iniziato la mia carriera politica a livello comunale a 18 anni e successivamente nel 2008 mi sono iscritto al Partito della Rifondazione Comunista. Sono segretario del circolo PRC 28 maggio di Rovato, circolo in cui sono tesserato. Faccio parte del Comitato politico federale di Brescia e ricopro la carica di Responsabile Cultura e Scuola del partito. Sono stato candidato alle elezioni regionali della Lombardia nel 2010 per la Federazione della Sinistra. Dal 2010 sono iscritto all’ANPI nella sezione di Cazzago San Martino, di cui sono il vice-presidente, e faccio parte del consiglio provinciale.
1 Innanzitutto. Com’è la vita da giovane segretario di sezione? Non è che sia una cosa proprio una cosa comune, nell’anno Domini 2011, che un 23enne si dia a questo genere di attività..
La vita da giovane segretario di sezione non è semplice; bisogna saper mediare tra varie anime. Però è una bella esperienza unita ad una responsabilità che sento importante ma che non mi pesa assolutamente. La mia elezione a segretario non è stata un’operazione di facciata; sono grato alle persone che fanno parte del circolo di Rifondazione di Rovato perchè dimostrano e hanno sempre dimostrato fiducia nella mia persona, ed è per questo che mi hanno scelto per ricoprire questa carica.
2 Rifondazione a Rovato, pur essendo presente oramai da quasi vent’anni, è meno presente di altri partiti negli ambienti “istituzionali” e nei dibattiti politici dei Consigli comunali. Come mai questa scelta?
Da sempre Rifondazione Comunista ha fatto la scelta di stare tra la gente ed è per questo che se si gira per il territorio si trova il nostro partito in ogni lotta a favore dei cittadini. Indubbiamente è nei luoghi istituzionali che si decidono le politiche da intraprendere nel paese, ma crediamo che sia obbligatorio stare tra la gente e difenderla realmente, per capire dove sono i veri problemi, in modo da risolverli quando andremo nelle istituzioni, per rappresentare proprio quei cittadini che abbiamo difeso.
3 Nel 2007 non vi presentaste alle elezioni amministrative, a differenza di 5 anni prima. Come legge oggi quella scelta? Secondo alcuni “rumors” quello fu una specie di tacito accordo con il sindaco Cottinelli uscente per favorirne la rielezione. Verità o fantasie?
Ovviamente sono solo delle fantasie. In quel momento non ci presentammo per problemi interni che ad oggi abbiamo ampiamente superato. Non entro poi in merito se la scelta fosse stata giusta oppure no in quanto in quel momento non ero all’interno del partito e quindi non ritengo giusto giudicare la questione.
4 Ed in vista delle comunali del 2012 avete già deciso se presentarvi o meno?
In vista delle prossime elezioni abbiamo aperto alcune discussioni con personaggi e partiti della realtà cittadina. Di più ovviamente non posso dire.
5 Parliamo di Rovato. Come giudicate l’operato dell’amministrazione Cottinelli, ormai in carica da un decennio?
Credo che Rovato in un decennio sia sostanzialmente migliorata. Sia diventato un paese più vivibile e quindi reputo positivamente l’operato dell’amministrazione Cottinelli. Ovviamente qualche sbavatura c’è stata, ma sbagliare è umano.
6 La mancanza di un consigliere comunale non vi crea problemi di confronto o vigilanza sull’operato dell’Amministrazione comunale?
Avere un consigliere comunale è importante ma come vigilanza anche un consigliere comunale non può molto, visto che ormai tutto il potere non è nel Consiglio comunale ma nella Giunta, ed è lei che decide sul serio il da farsi. I problemi di confronto non ci sono soprattutto con le realtà a noi vicine e con persone all’interno della maggioranza stessa. Non siamo isolati.
7 La miglior opera/iniziativa di questi ultimi 5 anni di Rovato Civica?
Per quanto mi riguarda l’opera che ritengo migliore è senza dubbio la nuova biblioteca. Un’opera molto importante per i cittadini e soprattutto per i giovani che possono in questo modo avere un luogo all’avanguardia dove poter studiare o reperire i libri che più possono piacere. Questo mio giudizio è avvalorato dalle opinioni positive rivelatemi da molte persone, di età e pensiero differenti. Vorrei poi aggiungerne un’altra e dare un grande merito agli organizzatori della “Notte Bianca”. Una serata ottimamente riuscita che ha riportato la gente per strada la sera non facendola rintanare in casa davanti al televisore come solitamente accade.
8 E la peggiore invece?
Non penso di essere la persona indicata per dire cosa non è stato buono; questo sarà compito del cittadino. Da “esterno”, nonostante l’ottimo lavoro dell’assessore Bergomi per difendere il territorio e l’ambiente, credo che la pecca della giunta sia stata quella di non riportare il verde nel paese. Rovato è un borgo troppo costruito, in cui mancano, o meglio vi sono ma in un numero deficitario, purtroppo macchie verdi come possono essere i parchi. Si è pensato più al cemento che alla natura; non è solo una questione ambientale. La presenza di punti verdi fa sì che i bambini e le persone si possano incontrare e divertire all’aperto, imparando anche a confrontarsi con gente di credo e cultura differente.
9 I rovatesi, almeno a livello nazionale, votano tendenzialmente partiti di centrodestra (PDL e Lega, all’incirca in egual misura), ed anche in un passato non molto lontano si sono affidati a primi cittadini con parole d’ordine e principi ai vostri antipodi (Manenti docet). Come leggete questa situazione? Non vi sentite a volte dei pesci fuor d’acqua?
Indubbiamente Rovato è un paese notoriamente tendente al centrodestra; ma non per questo noi smettiamo di far vivere le nostre idee. Innanzitutto voglio dire che non siamo assolutamente dei pesci fuor d’acqua. Siamo ben integrati nel territorio e soprattutto siamo molto vicini ai problemi che esso ha. Il nostro modo di confrontarci è molto semplice; le nostre iniziative si basano sull’evidenziare un determinato problema, sociale, ambientale o lavorativo che sia, e proporre la nostra soluzione. Nella maggior parte dei casi siamo anche coscienti che un elettore di destra difficilmente verrà a votare il nostro partito, ma il nostro compito è anche quello di essere una sorta di tarlo all’interno del comune, in modo che i problemi da noi sottolineati possano essere affrontati il più celermente possibile.
10 Ipotesi: maggio 2012, Andrea Sciotti Sindaco. Quale la prima priorità per Rovato?
Partendo dal presupposto che ritengo che ogni cosa da fare in Comune sia importante credo che predisporrei maggiori aiuti per le famiglie colpite da queste gravissima crisi che il governo ha sottovalutato e che ora per cercare di risolverla sta colpendo ancora i soliti noti, cioè i lavoratori dipendenti che faticano ad arrivare a fine mese. Coloro che possono permettersi tutto invece, come sempre, sono stati risparmiati.
11 In vista della campagna elettorale per le imminenti comunali l’argomento “sicurezza” e quello “immigrazione” si preannunciano come punti certi. A torto o a ragione? E qual’è la posizione della sezione locale di Rifondazione comunista al riguardo?
Saranno indubbiamente dei punti fermi. Credo che l’integrazione in questo senso sia fondamentale. Non possiamo pararci gli occhi e non vedere che siamo in un multiculturalismo affermato e non si può tornare indietro. Quindi per far sì che questo non diventi motivo d’attrito dev’esserci la volontà di tutte le persone, italiane e straniere, a venirsi incontro. In che modo? Non avendo pregiudizi, rispettando le leggi italiane cioè i diritti e soprattutto i doveri che la nostra Costituzione insegna. Penso che la chiave sia proprio qui. Far rispettare ciò che la nostra Carta costituzionale dice.
Per quanto riguarda il tema della sicurezza credo sia molto importante, anche se viene enfatizzato oltre il lecito dal centrodestra che lo sventola come proprio vessillo, senza che in verità abbia mai fatto veramente qualcosa in questo senso. Anzi, mi permetto di fare io una domanda a cui i lettori si daranno una risposta. Non è che l’angoscia di non essere al sicuro, derivi dalle politiche degli ultimi anni? Questo senso di angoscia e quindi di paura deriva più dall’insicurezza personale, dovuta ad una realtà lavorativa difficile e ad un futuro sempre più complicato per i propri figli. Allora se vogliamo realmente parlare di sicurezza parliamone in toto: partendo dalla sicurezza sul lavoro, arrivando a quella sociale. La mia ricetta per garantire la sicurezza è semplice, ma come tutte le cose semplici è la migliore: noi dobbiamo garantire la legalità in tutti i campi; solo in questo modo noi garantiremo realmente la sicurezza.
12 Quali sono invece i maggiori problemi che affliggono la Franciacorta e Rovato in particolare?
Un problema che mi balza all’occhio subito è quello della voracità con cui si costruiscono capannoni o complessi vari, non tenendo minimamente in considerazione il territorio. Territorio che in Franciacorta è da troppo tempo maltrattato: tra cave, discariche e opere edilizie stiamo perdendo piano piano quella bellezza che distingueva la nostra zona dalla restante provincia di Brescia. In più è facile notare come il traffico sia aumentato in questi anni, simbolo di una politica dei trasporti pubblici inesistente; e questo ancora a discapito della vivibilità della nostra zona.
13 L’anno scorso la prima candidatura di peso per Andrea Sciotti alle regionali, a soli 22 anni. Com’è stata quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza bellissima; molto formativa e nel complesso positiva, anche per le preferenze avute. Dobbiamo però essere sinceri e dire che prima di poter vedere qualche manifesto con scritto Andrea Sciotti Sindaco, forse deve passare ancora qualche anno. Credo che sia importante fare ancora un po’ di gavetta in modo da essere sempre più preparato e così poter rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini.
Nessun commento:
Posta un commento