| I lavoratori malati non dovranno più inviare due copie al datore e all'Inps | |
| LUIGI GRASSIA | |
Il datore di lavoro non potrà più richiedere al proprio lavoratore l’invio della copia cartacea dell’attestazione di malattia, ma dovrà prenderne visione attraverso i servizi dell’Inps. È comunque riconosciuta, per il datore di lavoro del settore privato, la possibilità di richiedere ai dipendenti di comunicare il numero di protocollo identificativo del certificato inviato online dal medico. La «rivoluzione digitale» voluta dal ministro Brunetta coinvolge 17 milioni e mezzo di lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati, che non saranno più costretti a spendere circa 7,5 euro per spedire le due raccomandate al proprio datore di lavoro e all’Inps. Ma i medici della Cgil denunciano una falla nel sistema: «I lavoratori privati potranno avere quasi sempre il certificato di malattia online quando si recano dal medico di famiglia, meno se chiamano la guardia medica (spesso sprovvista della strumentazione necessaria) e quasi mai se si recano al pronto soccorso o vengono ricoverati. I medici ospedalieri infatti potranno inviare il certificato di malattia online solo attraverso un sistema di trasmissione, ancora non attivo, che non determini aggravi di lavoro e quindi non abbia ricadute negative sulle prestazioni sanitarie. Noi medici facciamo la nostra parte». | |
dalla STAMPA | |
martedì 13 settembre 2011
Certificati medici, addio alla carta Da oggi si possono fare solo online
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