Un invito a "ragionare sull'unita', ragionare seriamente". Lo ha lanciato a Cisl e Uil Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, durante il comizio del primo maggio a Marsala. "Non si cancella il nostro pluralismo - ha detto Camusso dalla manifestazione siciliana, trasmessa in diretta da RadioArticolo1 -, ne' le differenze e le difficolta' di questa crisi, ma cio' non giustifica e non puo' giustificare l'idea della divisione". Bisogna quindi "ragionare sugli effetti negativi della divisione sindacale, perche' la divisione sottrae forza al mondo del lavoro". Ed invece, ha aggiunto, "il sindacato non puo' che ragionare su come far crescere e rendere piu' unito il lavoro".
"Questo primo maggio - ha aggiunto - si intreccia con l'Unità che deve essere soprattutto dei lavoratori. Da questa piazza oggi deve partire l'occasione per riflettere su quegli aspetti negativi che le divisioni sindacali hanno avuto sino ad oggi". "Se il mondo sindacale non è unito, non può rendere unito il lavoro, renderlo forte e farlo crescere. Dimostrando unità, il nostro sarebbe un bel segnale per celebrare in maniera unitaria e coesa l'Unità d'Italia".
A Brescia in corteo alcune migliaia di persone.
Come annunciato Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato insieme, non si sono punzecchiate ma le differenze sono state rese visibili da alcuni striscioni. Quello dei lavoratori del commercio della Filcams Cgil ad esempio, che richiamando la recente rottura sul nuovo contratto di settore riportava la scritta: «Contratto del commercio Made in China by Cisl e Uil». O, ancora più esplicito, quello della Filctem (chimici) Cgil Cf Gomma che ha piazzato in bella vista a pochi metri dal palco lo striscione «Mai complici!» con immagine annessa di Cisl-Uil-Ugl rappresentati come Banda Bassotti.
dal sito della camera del lavoro di Brescia
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