Ferrero sotto la gru: «Urge una soluzione politica»
Non solo a Brescia ci si mobilita. Le realtà auto organizzate migranti e i movimenti antirazzisti sanno che alla rigidità elettoralistica del ministero dell'Interno bisognerà contrapporre iniziative protratte nel tempo e diffuse. Mercoledì il contagio ha raggiunto Parigi: una trentina di antirazzisti hanno presidiato l'ambasciata italiana al grido di "Stop au racisme de l'Etat italien". A Milano i 5 lavoratori che da sabato scorso stanno sulla torre di via Imbonati non intendono scendere. La zona è stata totalmente militarizzata ma questo non ha impedito al Comitato immigrati in Italia di convocare per domenica 14 una assemblea nazionale antirazzista che si terrà a partire dalle ore 11, proprio sotto la torre.
Le mobilitazioni si stanno espandendo in Emilia Romagna: a Bologna sabato pomeriggio si terrà una manifestazione regionale contro la "sanatoria truffa" a cui hanno già aderito fra gli altri, i Comitati Primo Marzo, la Fiom-Cgil Emilia Romagna, il Prc. Già l'8 novembre scorso sia a Bologna che a Reggio Emilia si erano tenuti presidi spontanei, sfociati a Reggio nell'ingresso pacifico in Municipio di circa 200 attivisti che hanno interrotto il consiglio comunale per leggere un comunicato di solidarietà con i "bresciani". Oggi si terrà a Parma un presidio sotto la prefettura. Da Torino, dopo il corteo del 9 novembre, si sta organizzando un corteo cittadino per il 27 novembre, alle ore 14 con partenza da Porta Nuova. A Roma, si preparano varie iniziative. Dopo il presidio nei pressi del ministero dell'Interno e quello presso la sede italiana del Parlamento Europeo, il Comitato immigrati si prepara ad andare domenica in Piazza S. Pietro, all'Angelus del Papa.
A Brescia la situazione resta tesa. Singh, il ragazzo indiano sceso dalla gru per motivi di salute, è stato rimesso in libertà ma ha ricevuto dal giudice il nulla osta per l'espulsione. Si attende ancora una risposta alla richiesta di 48 ore di tregua fra i manifestanti e autorità. I rappresentanti delle Rdb/Ubs dei Vigili del fuoco minacciano uno sciopero se si tenterà ancora di usare i lavoratori della categoria per interventi di ordine pubblico, ivi compreso il tentativo di mettere reti sotto la gru: non sono disponibili a lottare contro altri lavoratori. Ieri mattina è intervenuto al presidio il segretario del Prc Paolo Ferrero che ha anche avuto un colloquio con il prefetto di Brescia. «Ho chiesto al prefetto di farsi interprete presso il ministro di trovare una soluzione politica alle rivendicazioni portate avanti dai lavoratori migranti - ha dichiarato - Il muro contro muro rischia di sfociare in una tragedia. Mi sono fatto anche latore della richiesta di poter rifornire i lavoratori sulla gru delle batterie per i telefonini necessari per mantenere un collegamento con l'esterno. Dal punto di vista politico non possiamo che appoggiare questa lotta. La soluzione è un permesso di soggiorno. E' inaccettabile un governo che permette con lo scudo fiscale agli evasori di non pagare le tasse e contemporaneamente nega una possibilità a chi è stato truffato da una legge sbagliata».
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