Dopo le cariche e la forte tensione nella giornata di ieri, situazione relativamente tranquilla al presidio di via san faustino nella notte e nella mattinata di oggi.
Ieri, nel trado pomeriggio, la proposta di mediazione portata al prefetto da una serie di forze politiche e sindacali (tra cui la Cgil di Brescia) non ha sortito alcun effetto. Riportiamo di seguito il resoconto degli incontri in prefettura.
* Una lunga giornata, tesa. Con il mantra ripetuto «Bisogna trovare il modo di farli scendere». Poi la proposta di mediazione che in qualche modo vede vicine Cgil, Partito democratico, Cisl e, informalmente, il Centro migranti Caritas.
Dopo le cariche ripetute nella mattina, lo stemperarsi parziale della tensione nel primo pomeriggio in attesa degli incontri in prefettura. Che però non hanno sortito alcun risultato. La proposta che, con poche differenze, hanno portato i soggetti chiamati in prefettura si basava sull'ipotesi che, in modo contestuale, i sei immigrati sulla gru da dieci giorni scendesssero, si costituisse un tavolo istituzionale a livello locale sul tema, si lasciasse uno spazio visibile al presidio permanente pro regolarizzazione dei migranti.
La proposta non ha però avuto accoglienza e si è infranta proprio su quel «contestuale». «L'incontro è andato male - afferma il segretario della Camera del Lavoro Damiano Galletti all'uscita da palazzo Broletto -. Il prefetto ci ha detto che fino a quando i sei non scendono dalla gru non ci sarà nessun tavolo». Galletti, che nel primo pomeriggio di ieri aveva anche dato la disponibilità a salire sulla gru per incontrare gli immigrati («ma non c'è stata l'autorizzazione») commenta sconsolato: «Ho detto che al ministero forse non si rendevano conto della situazione, ma non c'è stato dialogo». Perplesso si dice anche il segretario della Cisl Renato Zaltieri: «Resto convinto che il tavolo poteva rappresentare un elemento di novità».
ALLIBITO è invece il termine che usa il segretario del Pd Pietro Bisinella, che ha incontrato il prefetto insieme all'esponente dell'Italia dei Valori Salvatore Palmirani: «Non c'è nessuno spazio - afferma Bisinella -. Sono molto preoccupato. Lo stato di fatto è che non c'è nessuno tavolo aperto nè a Brescia né a Roma».
Molto preoccupato anche il consigliere comunale del Pd Claudio Bragaglio, il quale per buona parte della giornata è stato presente al presidio e definisce «un grave errore del ministero l'aver inseguito le esasperazioni della Lega Nord» e ritiene «quanto meno inadeguata al ruolo il prefetto».
Osvaldo Squassina, ex consigliere regionale e sindacalista, osserva: «Una situazione gestita molto male dal prefetto - afferma -. In tutta la mia esperienza sindacale e politica ho visto tante situazioni sociali drammatiche gestite con ben altro criterio e cautela». Maria Cipriano, segretaria del Partito socialista italiano, dice che «una dirigenza della città così non in grado di gestire la situazione rappresenta un'offesa alla città». Donatella Albini (Sinistra Arcobaleno) si augura che «anche la politica ufficiale provi a mettersi in gioco in modo diverso».
IN UNA NOTA la segreteria di Rifondazione Comunista chiede «l'immediata cessazione delle violenze poliziesche», al pari di Sinistra Ecologia Libertà che osserva: «Seppure sia chiaro che gli ordini arrivino da Roma la responsabilità della Questura di Brescia è gravissima». «Questa drammatica vicenda dimostra come la politica dei muscoli portata avanti dalla Lega abbia fallito», afferma l'Italia dei Valori.
«Brescia non merita quanto è accaduto oggi e nei giorni scorsi - osserva la consigliere comunale Laura Castelletti -. In gioco non è solo la sorte dei sei sulla gru che sognano una vita migliore e un lavoro come del resto tanti bresciani che non possono permetterselo perché impoveriti e in difficoltà, ma è in gioco una civile convivenza».
* articolo Bresciaoggi
3 commenti:
Siamo ALLIBITI noi cittadini da tanto buonismo da parte delle forze di sinistra. Esiste ancora il diritto di manifestare in modo civile? Ma lasciamoli sulla gru stè quattro disperati...ci sono ben altri modi per manifestare la propira idea: chissà perchè la gente "normale" non si comporta in questo modo. Venite a vedere il clima creato a Brescia invece solo di scrivere e scrivere....la gente si è rotta le palle di queste cose e vorrebbe dagli corrente alla GRU così se ne scendono una volta per tutte....
Ma pensiamo ai problemi quelli veri. AVANTI LEGA NORD!
Anche io mi sono stufato di sentire sparare certe cazzate da coglioni vestiti di verde. Ma non per questo vi auguro di morire, solo di essere presi a calci nel culo.
eeenbè.....veramente il 30 si stava manifestando in modo civile...forse se gli SBIRRI non caricavano, i ragazzi non sarebbero andati sulla gru...comunque, questo dimostra che qualcuno ha ancora coraggio di lottare per i propri diritti...certo diritto di viveree lavorare liberamente in un paese civile, mentre noi continiamo a prendelo in quel posto e pochi di noi si ribella a questo...bravo bravo...scrivi pure cazzate..e non firmati .......LEONARDO
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