Il leghista Andrea Gibelli quando si sveglia al mattino prende in mano la bussola che tiene sul comodino e la guarda per capire almeno dove si trova rispetto ai quattro punti cardinali. Dopodiché le esternazioni.
Ieri ha ufficialmente dichiarato che poiché, l’economia europea soffoca i padroni comunitari, gli imprenditori europei, ed ha precisato, “quelli lombardi in particolare”, devono “guardare all’internazionalizzazione”, ed è partito per la Cina con un gruppo di padroncini e bottegai di rango.
Ecco la grande illuminazione: Gibelli rivela agli ignari padroni l’esistenza del mercato mondiale, che va ben oltre la politica di campanile della Lega, ma che tirano in ballo quando fa comodo loro. Gibelli vuole “l’internazionalizzazione” delle merci per gli affari di padroni e bottegai, ma non vuole l’internazionalizzazione delle persone, specialmente se povere e nullatenenti. Proprio la Lega con Maroni in testa sbaraglia l’ingresso in Italia ad immigrati, poveri e Rom. Proprio Maroni, in culo all’internazionalizzazione, da la caccia in Italia ai cittadini europei poveri e nullatenenti, per rimandarli nei loro paesi di origine.
Gibelli va in Cina per piazzare le merci dei padroni padani e spuntare per loro prezzi stracciati di semilavorati da portare in Italia. Di converso in Italia, la Lega al governo, boicotta in tutti i modi i cinesi e le merci cinesi, gli stranieri e le loro merci. Il razzismo della Lega mette contro fra di loro operai e popoli dei vari paesi, in nome della concorrenza tra padroni. Da un affezionato lettore. Saluti.
Pubblicato da : Operai Contro
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