19 Giugno 2010 - ore 16:00 BRESCIA - Corso Zanardelli (ang. C.so Palestro)
PERCHÉ NO ALLA LEGGE-BAVAGLIO
Il Governo e la maggioranza vogliono porre limiti ristretti alle intercettazioni
Ma gli orrori della clinica S. Rita sono stati scoperti dopo 11 mesi di intercettazioni. Con questa legge i pazienti avrebbero continuato ad essere operati senza che ce ne fosse bisogno e i sanitari ad arricchirsi illecitamente sulla loro pelle.
I reati di mafia spesso si scoprono partendo da altri reati
Ad esempio intercettando per quattro mesi un imprenditore sospettato di truffa e frode, si è scoperto che riciclava soldi di un importante clan mafioso. Con questa legge le intercettazioni non avrebbero portato a tale risultato.
Il magistrato per autorizzare l’intercettazione
dovrà avere altri elementi concreti che provino la responsabilità dell’indagato, come dire: si pedina un sospettato solo quando si è praticamente certi che è colpevole.
Per l’omicidio di Cogne
è bastato un solo magistrato per infliggere una condanna a 30 anni di carcere. Ora ne serviranno tre per autorizzare l’intercettazione di un semplice sospettato.
Per indagare o intercettare un sacerdote
magari per pedofilia, si dovranno avvertire immediatamente le autorità religiose.
I giornalisti non potranno informare i cittadini
di indagini in corso fino all’udienza preliminare. In questo modo niente avrebbero saputo per anni i risparmiatori della Parmalat; niente i tifosi delle partite di calcio truccate; niente i cittadini dei 134 milioni di Euro truffati alla Regione Lazio da cliniche private per finti ricoveri e riabilitazioni; niente sapremmo oggi dell’indagine sui vertici della Protezione civile, accusati di aver sottovalutato gli allarmi sul terremoto all’Aquila.
I giornalisti “disobbedienti” saranno puniti
con elevate ammende e l’editore con sanzioni che raggiungono migliaia e migliaia di euro.
Il Governo e la maggioranza vogliono porre limiti ristretti alle intercettazioni
Ma gli orrori della clinica S. Rita sono stati scoperti dopo 11 mesi di intercettazioni. Con questa legge i pazienti avrebbero continuato ad essere operati senza che ce ne fosse bisogno e i sanitari ad arricchirsi illecitamente sulla loro pelle.
I reati di mafia spesso si scoprono partendo da altri reati
Ad esempio intercettando per quattro mesi un imprenditore sospettato di truffa e frode, si è scoperto che riciclava soldi di un importante clan mafioso. Con questa legge le intercettazioni non avrebbero portato a tale risultato.
Il magistrato per autorizzare l’intercettazione
dovrà avere altri elementi concreti che provino la responsabilità dell’indagato, come dire: si pedina un sospettato solo quando si è praticamente certi che è colpevole.
Per l’omicidio di Cogne
è bastato un solo magistrato per infliggere una condanna a 30 anni di carcere. Ora ne serviranno tre per autorizzare l’intercettazione di un semplice sospettato.
Per indagare o intercettare un sacerdote
magari per pedofilia, si dovranno avvertire immediatamente le autorità religiose.
I giornalisti non potranno informare i cittadini
di indagini in corso fino all’udienza preliminare. In questo modo niente avrebbero saputo per anni i risparmiatori della Parmalat; niente i tifosi delle partite di calcio truccate; niente i cittadini dei 134 milioni di Euro truffati alla Regione Lazio da cliniche private per finti ricoveri e riabilitazioni; niente sapremmo oggi dell’indagine sui vertici della Protezione civile, accusati di aver sottovalutato gli allarmi sul terremoto all’Aquila.
I giornalisti “disobbedienti” saranno puniti
con elevate ammende e l’editore con sanzioni che raggiungono migliaia e migliaia di euro.
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