Ieri si è chiuso il congresso della CGIL di Brescia, e Damiano Galletti è stato eletto nuovo segretario generale della camera del lavoro al posto di Marco Fenaroli.
A eleggerlo sono stati ieri sera - intorno alle 18.30, nella sala conferenze della Camera di commercio - i 111 rappresentanti del nuovo direttivo dell’organizzazione (scelti da 511 delegati), che l’hanno incoronato con 88 voti favorevoli, 10 contrari e due astensioni (11 non hanno votato), ereditando una Cgil d’opposizione anche nell’organizzazione nazionale,la sola, con Reggio Emilia, ad aver votato contro Guglielmo Epifani ( a Brescia con il 46,03%) per la mozione Moccia-Rinaldini-Podda (a Brescia con il 59,97%).
Proporzioni simili anche per la nuova segreteria ristretta che sarà composta da Ida Arci, Pierluigi Cetti e Luciano Pedrazzani, recentemente confermato alla guida della Funzione pubblica.
Una nuova segreteria in piena continuità con quella che ha guidata dal segretario uscente Marco Fenaroli, che infatti, ha passato il testimone al numero due (Galletti era già responsabile dell’Organizzazione) e gli altri nomi sono confermati (con la sola sostituzione di Cetti a Fausto Beltrami).
Anche la linea rimane la stessa e a confermarlo è stato lo stesso Galletti, sostenendo che proseguirà il lungo il lavoro tracciato da Marco, condividendo le battaglie condotte fino ad oggi e già dal 12 marzo, con lo sciopero generale proclamato dalla sola Cgil, l’impegno continuerà con rinnovata energia per fare in modo che si ottengano risultati concreti in favore dei lavoratori e delle lavoratrici che la CGIL rappresenta.
Ma il lavoro non sarà l’unica priorità dei prossimi mesi, Damiano precisa che intende continuare l’attività fuori dalle aziende, su temi come i diritti dei migranti, l’ambiente e lo sviluppo della città.
A eleggerlo sono stati ieri sera - intorno alle 18.30, nella sala conferenze della Camera di commercio - i 111 rappresentanti del nuovo direttivo dell’organizzazione (scelti da 511 delegati), che l’hanno incoronato con 88 voti favorevoli, 10 contrari e due astensioni (11 non hanno votato), ereditando una Cgil d’opposizione anche nell’organizzazione nazionale,la sola, con Reggio Emilia, ad aver votato contro Guglielmo Epifani ( a Brescia con il 46,03%) per la mozione Moccia-Rinaldini-Podda (a Brescia con il 59,97%).
Proporzioni simili anche per la nuova segreteria ristretta che sarà composta da Ida Arci, Pierluigi Cetti e Luciano Pedrazzani, recentemente confermato alla guida della Funzione pubblica.Una nuova segreteria in piena continuità con quella che ha guidata dal segretario uscente Marco Fenaroli, che infatti, ha passato il testimone al numero due (Galletti era già responsabile dell’Organizzazione) e gli altri nomi sono confermati (con la sola sostituzione di Cetti a Fausto Beltrami).
Anche la linea rimane la stessa e a confermarlo è stato lo stesso Galletti, sostenendo che proseguirà il lungo il lavoro tracciato da Marco, condividendo le battaglie condotte fino ad oggi e già dal 12 marzo, con lo sciopero generale proclamato dalla sola Cgil, l’impegno continuerà con rinnovata energia per fare in modo che si ottengano risultati concreti in favore dei lavoratori e delle lavoratrici che la CGIL rappresenta.
Ma il lavoro non sarà l’unica priorità dei prossimi mesi, Damiano precisa che intende continuare l’attività fuori dalle aziende, su temi come i diritti dei migranti, l’ambiente e lo sviluppo della città.

1 commento:
leggo tanta comprensione.
la foto spiega meglio di altro dove siete arrivati. sul fondo?
chi manca? non ci sono altre novità?
l'accordo dei 4 amici al bar è raggiunto.
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