Lettera inviata mediante il sito del Quirinale in data 6 Marzo 2010
Egregio Sig. Presidente della Repubblica,desidero esprimerLe il mio più profondo sentimento di rammarico per l'approvazione da parte Sua del decreto presentatoLe dal Consiglio dei Ministri in merito alla situazione "firme" di Roma e Milano creata dal partito "Popolo della Libertà".Quando un decreto "intrepretativo" consente di fare ciò che la norma non consentiva, ecco qui cessa la funzione di interpretazione e viene avanti prepotente il surclassamemento delle disposizioni che sino ad oggi avevano regolamentato la raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali.Quando una persona deve sostenere un esame, una volta consegnato il compito, non può più apportarvi correzioni e non può l'inegnante adottare una nuova regola di svolgimento del compito per un alunno soltanto.
Egregio Sig. Presidente della Repubblica,desidero esprimerLe il mio più profondo sentimento di rammarico per l'approvazione da parte Sua del decreto presentatoLe dal Consiglio dei Ministri in merito alla situazione "firme" di Roma e Milano creata dal partito "Popolo della Libertà".Quando un decreto "intrepretativo" consente di fare ciò che la norma non consentiva, ecco qui cessa la funzione di interpretazione e viene avanti prepotente il surclassamemento delle disposizioni che sino ad oggi avevano regolamentato la raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali.Quando una persona deve sostenere un esame, una volta consegnato il compito, non può più apportarvi correzioni e non può l'inegnante adottare una nuova regola di svolgimento del compito per un alunno soltanto.
Con la più profonda delusione per l'apposizione della Sua firma in approvazione del citato decreto, La saluto cordialmente. Marco Sferini
(DAL SITO, ESSERE COMUNISTI)
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