martedì 6 ottobre 2009

E ' morto domenica notte a Roma Gino Giugni, giuslavorista, padre dello Statuto dei lavoratori

E ' morto domenica notte a Roma Gino Giugni, giuslavorista, padre dello Statuto dei lavoratori. Liberazione ha intervistato Nanni Alleva, docente di diritto del lavoro, che è stato suo allievo. Comincia subito dal merito fondamentale di Giugni. «E' stato senza alcun dubbio - ci dice Alleva - il maggiore e più noto esponente del diritto italiano, a cui tutti, anche quelli che non concordavano con certe sue tesi, sono debitori. Era un punto di riferimento certo anche per me.
Ha impersonificato il diritto del lavoro nel dopoguerra, ovvero la svolta, rispetto a una disciplina cristallizzata in uno stampo corporativo e regolamentare, nel vivo del diritto civile. Con Giugni è tornata al centro del diritto del lavoro l'azione sindacale.
Il suo grande merito è stato chiarire che il diritto del lavoro è anzitutto il diritto sindacale. I protagonisti, pertanto, sono i sindacati, purché sussista un quadro di garanzia che consenta ai lavoratori di aderire ai sindacati e ad essi di agire stabilendo il contenuto concreto della disciplina del rapporto di lavoro, appannaggio non di dettagliate clausole legali ma della libera contrattazione sindacale.
Questa formula ha fatto fare grandi progressi al mondo del lavoro perché ha affiancato il profilo garantista del singolo lavoratore a quello contrattuale e collettivo. Ciò connota la memoria di Gino Giugni come uomo di grande intelligenza e di grande coraggio».

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