lunedì 15 giugno 2009

Retribuzioni, record negativo: +0.6 percento

Salari, cura Berlusconi non fa latro che tagliarli.
La cura Berlusconi per le retribuzioni dei salari italiani non fa altro che tagliarli, come dimostrano i dati qui sotto dell’Istat diffusi ieri, secondo cui le retribuzioni hanno visto un aumento impercettibile, oltre che risultare il più basso a partire dal 2000.Questo è il frutto malato dell’accordo separato sulla contrattazione fatto con il parere contrario della Cgil e di una politica, quella del governo, che taglia i salari.
Chiediamo invece di aumentare stipendi e pensioni, tassare i patrimoni e i grandi capitali, usare i miliardi stanziati per cacciabombardieri e nucleare per bloccare i licenziamenti e garantire la cassa integrazione a tutti coloro che perdono il posto di lavoro.L’unico modo che abbiamo di fronte per uscire dalla crisi è quello di redistribuire massicciamente le risorse e il reddito, tramite l’aumento di salari e pensioni e con tasse ai ricchi, l’esatto contrario della politica economica del governo Berlusconi.
( dal sito della camera del lavoro di Brescia) I dati diffusi dall'Istat:
Le retribuzioni sono cresciute nel primo trimestre 2009 dello 0,1% sul trimestre precedente e dello 0,6% sul primo trimestre 2008. A comunicarlo è l'Istat, che però spiega: e' il dato piu' basso dal 2000, anno di inizio della ricostruzione delle nuove serie storiche.
L'istituto di statistica ricorda inoltre che l'indicatore sulle retribuzioni si riferisce a unita' di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula) al netto della cassa integrazione. Nel primo trimestre il tasso di inflazione Nic era stato pari all'1,5%. L'Istat sottolinea che nel primo trimestre 2009 gli oneri sociali per unita' di lavoro equivalenti a tempo pieno sono cresciuti dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2008, ma sono diminuiti dell'0,1% rispetto al trimestre precedente. Il costo del lavoro per Ula e' cresciuto dello 0,1% rispetto all'ultimo trimestre del 2008 mentre e' aumentato dello 0,6% rispetto al primo trimestre 2008.
Per quanto riguarda le retribuzioni lorde, al netto degli effetti stagionali, rispetto al trimestre precedente, l'indice registra invece una variazione nulla nell'industria e una leggera riduzione nei servizi (-0,1%). Il tasso di crescita tendenziale delle retribuzioni per Ula nel primo trimestre del 2009 e' stato del 1,2% nell'industria e dello 0,1%. All'interno del settore industriale, inoltre, nel primo trimestre del 2009 le retribuzioni per Ula hanno segnato l'incremento tendenziale piu' marcato nelle costruzioni (+2,8%). All'interno del terziario, poi, la crescita tendenziale delle retribuzioni piu' elevata si e' manifestata nel comparto del commercio al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli (+3%).
L'Istat, in ogni caso, precisa che la variazione tendenziale negativa (-8,5%) registrata nel settore delle attivita' finanziarie e assicurative e' dovuta al confronto con il livello particolarmente elevato del primo trimestre 2008 che rifletteva la presenza di componenti retributive occasionali (arretrati e una tantum), erogate a seguito del rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Un effetto analogo, sebbene di dimensione inferiore, ha riguardato il settore del trasporto e magazzinaggio dove si registra una variazione negativa di -0,8%.

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