Chi è Haidi Giuliani, candidata nella circoscrizione nordovest, alle prossime europee:
Nata nella primavera del ’44 in un paesino del Veneto, tra un bombardamento e l’altro, ha studiato a Milano. Ha interrotto gli studi universitari per diventare maestra elementare, per passione. Ha lavorato per e nel tempo pieno, convinta della priorità di una scuola pubblica qualificata e davvero formativa. Dopo trentacinque anni è andata in pensione con il desiderio di rendersi ancora utile socialmente, ma il G8 genovese del 2001 l’ha obbligata a modificare i progetti: ha ricominciato un impegno a tempo pieno, quello per cercare di ottenere un po’ di giustizia da uno Stato responsabile, o complice, di molte violenze. La ricerca l’ha portata in giro per l`Italia e l`Europa e, nel 2006 per poco più di un anno, in Senato. ...
In una assemblea partecipata, c'è stata anche la presentazione della padrona di casa, la compagna Elisa Gobbi, candidata alla provincia, indomabile e in prima linea da sempre sui problemi dei Sinti e degli immigrati in generale. Presente anche il compagno Vanni Botticini, cadidato presidente alla provincia, dove a fatto una degna presentazione alla nostra compagna, la quale ha ribadito importanti concetti.
Qualunque cosa si possa fare contro questa destra e il suo carattere autoritario va fatta, per questo,andare a votare è importante, perché non dobbiamo permettere che, nonostante i suoi errori, la sinistra sparisca o che venga definito di sinistra chi approva i respingimenti degli immigrati e le politiche securitaria come fanno in Europa il Pd e Di Pietro.
In Italia si ha la capacità di peggiorare ogni cosa. Quindi ci si rivolge all'Europa con aria anche arrogante per sostenere che ha ragione il governo italiano, richiamando nello stesso tempo alcune direttive comunitarie.
Proprio in materia di immigrazione anche i socialisti del Pse hanno adottato posizioni restrittive, come purtroppo dimostra la Spagna di Zapatero, perché i socialisti in Europa sono ondivaghi. Si schierano di volta in volta a seconda della convenienza del momento. Perciò noi rivendichiamo giustamente di far parte del Gue, il gruppo della sinistra europea, che è molto chiaro e coerente nelle sue posizioni, dove non si è mai detta una cosa per poi farne un'altra. C'è un solo gruppo che ha cercato di contrastare queste politiche securitarie ed è il Gue. Francamente non comprendo chi dice di voler andare in Europa schierandosi apertamente in contrasto con Berlusconi ma per poi andare a sedere in gruppi diversi che spesso adottano le stesse politiche del governo italiano.
il Pd ma anche a Sinistra e libertà sono tra a tutti quelli che non indicano con chiarezza quali sono i loro obiettivi e le loro intenzioni in Europa. Da questo punto di vista io ho già fatto un'esperienza che mi ha fatto molto soffrire quando sono stata eletta in senato su un programma che poi è stato disatteso nella gran parte di quanto era in esso affermato. Questo non è ammissibile: non si può parlare in un modo e poi fare cose diverse.
A questo proposito anche l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro è incredibilmente contraddittoria: in Italia si presenta come la forza più agguerrita contro Berlusconi, ma in Europa sostiene in gran parte le stesse posizioni, per questo non vede differenza tra gli obiettivi effettivi di Di Pietro e quelli delle destre. Adesso Di Pietro grida allo scandalo perché sono stati cacciati indietro i barconi senza riconoscere il diritto di asilo, però non mi pare che sia mai stato il paladino di una politica di accoglienza. Io poi con dell'Italia dei Valori ho un pessimo ricordo per la commissione di inchiesta sul G8 di Genova.( Bocciata proprio con il voto determinante del partito di Di Pietro) Una persona che si riempie la bocca con la giustizia eppoi nega una commissione di inchiesta che dovrebbe fare luce su quel che è accaduto veramente. Questo è esattamente il contrario della giustizia. Ed è quel che ha fatto Di Pietro.
Nata nella primavera del ’44 in un paesino del Veneto, tra un bombardamento e l’altro, ha studiato a Milano. Ha interrotto gli studi universitari per diventare maestra elementare, per passione. Ha lavorato per e nel tempo pieno, convinta della priorità di una scuola pubblica qualificata e davvero formativa. Dopo trentacinque anni è andata in pensione con il desiderio di rendersi ancora utile socialmente, ma il G8 genovese del 2001 l’ha obbligata a modificare i progetti: ha ricominciato un impegno a tempo pieno, quello per cercare di ottenere un po’ di giustizia da uno Stato responsabile, o complice, di molte violenze. La ricerca l’ha portata in giro per l`Italia e l`Europa e, nel 2006 per poco più di un anno, in Senato. ...
In una assemblea partecipata, c'è stata anche la presentazione della padrona di casa, la compagna Elisa Gobbi, candidata alla provincia, indomabile e in prima linea da sempre sui problemi dei Sinti e degli immigrati in generale. Presente anche il compagno Vanni Botticini, cadidato presidente alla provincia, dove a fatto una degna presentazione alla nostra compagna, la quale ha ribadito importanti concetti.
Qualunque cosa si possa fare contro questa destra e il suo carattere autoritario va fatta, per questo,andare a votare è importante, perché non dobbiamo permettere che, nonostante i suoi errori, la sinistra sparisca o che venga definito di sinistra chi approva i respingimenti degli immigrati e le politiche securitaria come fanno in Europa il Pd e Di Pietro.
In Italia si ha la capacità di peggiorare ogni cosa. Quindi ci si rivolge all'Europa con aria anche arrogante per sostenere che ha ragione il governo italiano, richiamando nello stesso tempo alcune direttive comunitarie.
Proprio in materia di immigrazione anche i socialisti del Pse hanno adottato posizioni restrittive, come purtroppo dimostra la Spagna di Zapatero, perché i socialisti in Europa sono ondivaghi. Si schierano di volta in volta a seconda della convenienza del momento. Perciò noi rivendichiamo giustamente di far parte del Gue, il gruppo della sinistra europea, che è molto chiaro e coerente nelle sue posizioni, dove non si è mai detta una cosa per poi farne un'altra. C'è un solo gruppo che ha cercato di contrastare queste politiche securitarie ed è il Gue. Francamente non comprendo chi dice di voler andare in Europa schierandosi apertamente in contrasto con Berlusconi ma per poi andare a sedere in gruppi diversi che spesso adottano le stesse politiche del governo italiano.
il Pd ma anche a Sinistra e libertà sono tra a tutti quelli che non indicano con chiarezza quali sono i loro obiettivi e le loro intenzioni in Europa. Da questo punto di vista io ho già fatto un'esperienza che mi ha fatto molto soffrire quando sono stata eletta in senato su un programma che poi è stato disatteso nella gran parte di quanto era in esso affermato. Questo non è ammissibile: non si può parlare in un modo e poi fare cose diverse.
A questo proposito anche l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro è incredibilmente contraddittoria: in Italia si presenta come la forza più agguerrita contro Berlusconi, ma in Europa sostiene in gran parte le stesse posizioni, per questo non vede differenza tra gli obiettivi effettivi di Di Pietro e quelli delle destre. Adesso Di Pietro grida allo scandalo perché sono stati cacciati indietro i barconi senza riconoscere il diritto di asilo, però non mi pare che sia mai stato il paladino di una politica di accoglienza. Io poi con dell'Italia dei Valori ho un pessimo ricordo per la commissione di inchiesta sul G8 di Genova.( Bocciata proprio con il voto determinante del partito di Di Pietro) Una persona che si riempie la bocca con la giustizia eppoi nega una commissione di inchiesta che dovrebbe fare luce su quel che è accaduto veramente. Questo è esattamente il contrario della giustizia. Ed è quel che ha fatto Di Pietro.
1 commento:
Non so se sono fuori luogo o meno, volevo però approfittare di questo spazio per esprimere la mia profonda stima per la compagna Elisa Gobbi.
Per il suo instancabile impegno a fianco degli emarginati, per la sua devozione al contrasto delle ingiustizie, per il suo infaticabile impegno dentro il partito, dentro la Cgil, dentro il paese di Chiari e fuori da esso.
Di una cosa sono certa, la sua tenacia, il suo voler esserci sempre come partecipe degli eventi che attraversano il paese e mai come mera spettatrice, anche se questo significa passare ore su di un pulman per partecipare ad una manifestazione a Roma, il suo voler essere donna autodeterminata fanno di lei una Compagna straordinaria, di esempio per tutti.
E a lei voglio quindi rivolgere un sentito ringraziamento, perchè spesso, nei momenti di sconforto, dove vorrei abbandonare l'impegno sindacale, politico e civico, mi basta pensare ad Elisa per vergognarmi dei miei 35 anni e di aver pensato di mollare tutto sapendo che finchè ci saranno persone come lei, anche se si perdono battaglie, non si perde la guerra, ma bisogna continuare ad esserci, per noi stessi e per tutte le persone che non hanno nessuno a cui rivolgersi e sono abbandonate a se stesse.
Grazie Elisa, perchè con il tuo esempio riesci a farci vedere degli spiragli di luce nelle tenebre che ci avvolgono e ci dai un incentivo per non demordere mai.
Con affetto
Sonia
Posta un commento