In merito alla comparsa del logo del “comitato salute ed ambiente di Ospitaletto” su un manifesto assieme ad altre associazioni e ad alcune forze politiche esprimo alcune considerazioni:
1) Il suddetto comitato dichiara la propria autonomia da qualunque componente estranea allo stesso. Che al suo interno ci possano essere alcuni cittadini che abbiano impegni politici sul nostro territorio non lo troviamo scandaloso, anzi, l’importante è che le decisioni che il direttivo ha sempre preso, e che prenderà, siano scisse dall’aspetto propriamente politico personale come previsto dallo statuto del comitato stesso.
2) Ringrazio il circolo Aldo Moro per la disponibilità logistica offertaci fino ad ora, avendone usufruito per motivi economici e di spazio, ma questo non deve significare alcun accorpamento da parte di nessuno. Anzi se fosse un problema è opportuno parlarne.
3) La presenza di un logo del suddetto comitato in un manifesto politico, senza che, all’interno del comitato stesso fosse mai stata posta in discussione/votazione la questione, risulta poco seria. Si rischia di compromettere tutto il lavoro svolto finora. Probabilmente seguire i passaggi corretti, che sono indice di democrazia, che all’interno del comitato c’è sempre stata, avrebbe evitato questo spiacevole malinteso.
4) In futuro si diffida chiunque ad un uso “personale” del nome e del logo del comitato senza che lo stesso sia mai stato interpellato.
Il coordinatore
Passerini Gianni
1) Il suddetto comitato dichiara la propria autonomia da qualunque componente estranea allo stesso. Che al suo interno ci possano essere alcuni cittadini che abbiano impegni politici sul nostro territorio non lo troviamo scandaloso, anzi, l’importante è che le decisioni che il direttivo ha sempre preso, e che prenderà, siano scisse dall’aspetto propriamente politico personale come previsto dallo statuto del comitato stesso.
2) Ringrazio il circolo Aldo Moro per la disponibilità logistica offertaci fino ad ora, avendone usufruito per motivi economici e di spazio, ma questo non deve significare alcun accorpamento da parte di nessuno. Anzi se fosse un problema è opportuno parlarne.
3) La presenza di un logo del suddetto comitato in un manifesto politico, senza che, all’interno del comitato stesso fosse mai stata posta in discussione/votazione la questione, risulta poco seria. Si rischia di compromettere tutto il lavoro svolto finora. Probabilmente seguire i passaggi corretti, che sono indice di democrazia, che all’interno del comitato c’è sempre stata, avrebbe evitato questo spiacevole malinteso.
4) In futuro si diffida chiunque ad un uso “personale” del nome e del logo del comitato senza che lo stesso sia mai stato interpellato.
Il coordinatore
Passerini Gianni
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